Laver Cup – Federer, quest’ultima partita che non è proprio una

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Laver Cup – Federer, quest’ultima partita che non è proprio una
Questo venerdì, 23 settembre 2022, è una data relativamente significativa per il tennis mondiale. Stasera Stan Wawrinka tenterà di vincere, ad Arjen de Metz, la sua prima semifinale sul circuito principale da oltre due anni e mezzo, sopravvissuto intanto a una doppia operazione al piede sinistro, un’epidemia, al peso della anni e Nei quarti di finale contro l’ex numero uno del mondo Daniil Medvedev.

A 37 anni, è piuttosto impressionante, onestamente. Ma sia chiaro: tranne che a livello locale, questo passerà un po’ in silenzio. Perché il vero evento tennistico della serata, lo sanno tutti, e tutti se ne sono accorti: sarà l’ultimo ballo di Roger Federer, a Londra, nell’ambito di un duo contestato al fianco di Rafael Nadal a chiudere la prima giornata della Laver Cup. La carta è protetta. La O2 Arena è già in fiamme, le redazioni si contorcono e i social esplodono. Preparazione Kleenex.

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Tuttavia, pensaci, è solo un addio. Soprattutto addio. Un “semplice” arrivederci che abbiamo già detto, senza saperlo davvero. Perché in pratica la leggenda svizzera si è ritirata dal 7 luglio 2021, data della sua sconfitta ai quarti di finale di Wimbledon contro Hubert Hurkacz. Da allora, nonostante tutti i suoi sforzi e nonostante tutta la sua voglia di tornare, non è più riuscito a recuperare il suo (e anche il suo) menisco, che porta tanta fatica, porta tanti exploit, nonostante l’ariosità del suo proprietario. Roger Federer non ha voluto lasciare il palco senza un “monastero” adatto. Lo capiamo.

Ora, anche se significa dire addio, puoi anche unire lavoro e piacere. Federer ha scelto la sua “Laver Cup”, evento che ha creato nel 2017 con la sua agenzia di gestione Team 8, per salutare per l’ultima volta i suoi fan. Già da giorni e giorni in mondovision è stato riportato un massiccio colpo di scena di marketing. Forse la Laver Cup non è mai stata tanto discussa in tutto il mondo. D’altra parte, i rischi puramente sportivi non erano molto in secondo piano.

problema sportivo? Buona domanda. Siamo onesti: non c’è davvero. Così intelligente chi può dire come sarà il moltiplicatore stasera tra due capre e i loro formidabili avversari americani (Jack Sock/Francis Tiafoe, come promemoria). Giocherai seriamente dall’inizio alla fine? Si trasforma in un giubileo? Una cosa è certa: alla fine ci sarà passione e uno sfogo di sentimenti. Tante lacrime, certo. ma durante? Nessuna idea.

L’unica cosa che possiamo dire è che questo enorme aneddoto sull’ultima partita del Maestro riporta l’evento al suo status di mostra. Per ragioni alquanto oscure, la semplice pronuncia di quel termine, per quanto nobile, divenne quasi un insulto agli occhi dell’adoratore della Coppa di Laver. Come se fosse un insulto al suo principale ambasciatore, Roger Federer.

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È vero, a volte è difficile dire cosa distingua la mostra dalla competizione ufficiale. Ma lì, quello che è successo negli ultimi giorni sembra aver posto un limite abbastanza ovvio. Poiché ogni partecipante alla Laver Cup è solitamente tenuto a giocare almeno un singolo durante il fine settimana, Federer avrebbe dovuto chiedere una deroga agli organizzatori – Quindi per se stesso – e per i suoi avversari di poter giocare solo il doppio. La detrazione, che gli viene chiaramente data sul colpo, ha un senso e fa piacere ai suoi milioni di fan. Ma una concessione che probabilmente non gli sarebbe stata concessa così facilmente, in fondo, in un evento gravissimo.

Allo stesso modo, vedere Rafael Nadal arrivare all’ultimo minuto a Londra per sostenere il suo vecchio amico, ed eterno rivale, in questo momento importante della sua vita, illustra anche cosa significa. Nei Grandi Slam, campioni del suo calibro di solito arrivano sul posto una settimana prima del previsto. Lì è esagerato dire che lo spagnolo non sarà al top dei suoi preparativi. Ma a chi importa? L’importante è altrove. L’importante stasera è che tu ci sia.

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Guida: avversari, Federer ne farà altri

Sì, la Laver Cup di questo fine settimana è stata ridotta allo stato visualizzato, il che non è niente di peggiorativo. In questo caso, è uno spettacolo straordinario, che prosciugherà milioni di pubblico e che, in questo senso, potrebbe essere solo una buona pubblicità per il tennis. Si può trovare l’evento assolutamente formidabile, generatore di immagini folli – il suo marchio fin dall’inizio – e icone potenti, squisitamente pensato dal resto a livello organizzativo e premuroso nonostante tutto ciò che ha a che fare con lo spettacolo.

Non è nemmeno definitivo. Se domani l’ATP assegnerà punti alla Laver Cup, cosa per nulla facile nelle competizioni di coppia – l’ho imparato a mie spese questa Coppa Davis – questo, ovviamente, cambierebbe tutto. Ma cambierà anche il comportamento dei partecipanti. Meno sorrisi in campo. Meno collusione tra le partite, anche tra avversari. Semplicemente più feroce. Roger Federer vorrebbe abbassare il sipario in un contesto del genere?

Per non vivere il 23 settembre 2022 con grande tristezza, tieni presente che Basilea è già in pensione da più di un anno. E stasera darà una festa. un aumento. E non certo l’ultimo. Lo ha detto Federer in conferenza stampa a Londra: Dopo la fine della sua carriera, non sarà più uno spauracchio. Con questo intendiamo dire che sarà sempre presente in zona, e non sarà troppo lontano dal mondo del tennis.

Non sappiamo ancora a che ritmo, ma sembra chiaro: avversario, Roger Federer ne farà altri in futuro, perché ne ha già giocati tanti durante la sua attività e come si è regolarmente organizzato a favore della sua fondazione. Ogni volta, sarà un forziere pieno.

Quindi godiamoci il suo “ultimo ballo” stasera senza preoccuparci del risultato, che comunque non avrà alcuna attinenza con il corso della storia del tennis. Contrairement, toutes proportions gardées, au quart de finale à Metz de son compatriote Stan Wawrinka (face à Mikael Ymer), qui peut lui permettre de faire un gros bond au classement et donc d’envisager sous un autre angle la suite et la fin his carriera. In un certo senso, sarà il “vero” spettacolo a Londra stasera, e il “vero” tennis al Metz. Forse è meglio guardarne uno senza oscurare completamente l’altro.

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