Il parlamento senegalese ha adottato in grande confusione il disegno di legge volto a rinviare le elezioni presidenziali, inizialmente previste per il 25 febbraio, al 15 dicembre 2024, lasciando al potere il presidente uscente fino all'insediamento di un nuovo.
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La tensione rischia di aumentare ulteriormente. Il parlamento senegalese ha adottato con grande confusione un disegno di legge volto a rinviare le elezioni presidenziali, previste per il 25 febbraio, al 15 dicembre 2024, ha riferito lunedì (5 febbraio) un giornalista dell'AFP. La legge è stata approvata con 105 voti favorevoli e uno contrario.
Ma molti rappresentanti dell'opposizione che hanno ostacolato il voto sono stati evacuati militarmente dalle forze della gendarmeria. Le discussioni continuarono fino a tarda sera e alcune persone entrarono in disaccordo. “Non siamo un consiglio della vergogna. Assicuriamoci, quando usciremo da qui, di poter guardare i nostri figli con orgoglio e dire che noi siamo stati l'ultimo muro”, Abbas Faal, deputato dell’opposizione, ha dichiarato:
Nelle vicinanze del Parlamento, le forze della gendarmeria hanno respinto i singoli tentativi di raduno su invito dell'opposizione, utilizzando gas lacrimogeni. I piccoli gruppi si ritirarono ulteriormente, cantando “Il dittatore Macky Sall!”dal nome del presidente senegalese.
Molti paesi sono preoccupati
Il Senegal, conosciuto come un’isola di stabilità dell’Africa occidentale, è teatro di grandi tensioni da quando il presidente Macky Sall ha annunciato, sabato, a poche ore dall’inizio della campagna elettorale, il rinvio delle elezioni presidenziali previste per il prossimo 25 febbraio.
I suoi critici denunciarono con forza questa decisione e la descrissero come… “Colpo di stato costituzionale” Ciò fa precipitare il Paese nell’ignoto e fa temere che possa raggiungere un punto di ebollizione, che non è stato ancora confermato. Ciò ha suscitato scalpore tra i candidati qualificati e nella società civile, compresi gli ambienti religiosi. Domenica le autorità hanno represso i primi tentativi di assembramento.
La Comunità degli Stati dell'Africa Occidentale (ECOWAS), l'Unione Africana, gli Stati Uniti, l'Unione Europea, la Francia, il Regno Unito e la Germania, importanti partner del Senegal, hanno espresso le loro preoccupazioni.
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