Per la terza volta dall’adesione nel 1995, la Svezia eserciterà per sei mesi la presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Il minimo che possiamo dire è che questa responsabilità sembra tutt’altro che entusiasmante.
Già durante la recente campagna per le elezioni legislative, a settembre, il tema era evidente in sua assenza. E quando, due mesi dopo, il primo ministro conservatore Ulf Christerson, uscito dal ballottaggio, ha presentato al Parlamento le sue priorità per il futuro in questo campo, una ventina di parlamentari e solo tre ministri sono venuti ad ascoltarlo.
Sul merito, il leader della coalizione liberal-conservatrice, che governa con il sostegno dell’estrema destra dal 18 ottobre, non ha rilasciato dichiarazioni di rilievo. Ha fatto riferimento alla guerra ai confini dell’Europa, all’impegno incondizionato dei 27 Paesi a fianco degli ucraini, alla sicurezza dell’Unione europea, alla sfida della transizione energetica e alla difesa dei valori democratici. Si è anche impegnato nel libero scambio, in debito “protezionismo”Chi è il “Non è la strada giusta (…) Sia da questa parte che dall’altra dell’Oceano Atlantico”..
Nel suo discorso, Ulf Christerson “Parte della continuità del governo precedente”, Guidati dai socialdemocratici, analizza Goran von Sydow, direttore dell’Istituto svedese di studi politici europei (Sieps) di Stoccolma. Tuttavia, osserva che il Primo Ministro non si è dissipato “sospetto” Sul ruolo dei Democratici svedesi – formazione euroscettica di estrema destra – durante il semestre di presidenza svedese.
Gli svedesi sono in modo schiacciante a favore dell’Unione europea
Mentre l’accordo di coalizione, firmato da Conservatori, Liberali, Democratici cristiani e SD, non copre la politica europea, dice che il partito deve essere informato o consultato sulle decisioni prese a Bruxelles che possono riguardare i temi coperti dall’accordo. Il 13 dicembre si è detta l’ex capo del governo, la socialdemocratica Magdalena Anderson “occupato prima” che Jimmy Akesson, presidente di SD, “Lui guida la linea svedese durante la presidenza”.
Tale preoccupazione sarebbe ingiustificata, secondo l’ex deputato conservatore Christopher Fellner. secondo lui, “L’alleanza con l’SD non dovrebbe avere ripercussioni sulla presidenza svedese dell’Ue”. Tuttavia, non esclude che il governo dovrà affrontare l’opposizione in Parlamento, a Stoccolma, quando dovrà ratificare decisioni a Bruxelles, che potrebbero metterlo in una posizione scomoda. “Soprattutto se si tratta di pompare più soldi nei fondi europei, per far fronte alle varie crisi in atto, che il Partito socialdemocratico stenta a giustificare ai suoi elettori”.osserva la giornalista Ylva Nilsson, specializzata in questioni europee.
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