domenica, Novembre 24, 2024

La Squadra Blu si inchina e si consola con l’argento olimpico… Rivivi la finale delle Olimpiadi di Parigi 2024

Gli azzurri hanno incontrato la loro storia, purtroppo, giocandogli un brutto scherzo, allo Stade Pierre Maurois di Villeneuve d’Ascq (Nord), sabato 10 agosto. La Francia ha prevalso contro la Norvegia nella finale del Campionato Olimpico di pallamano (29-21), tre anni dopo il suo primo titolo a Tokyo. Per gli scandinavi si tratta della terza medaglia d’oro olimpica dopo quella del 2008 e del 2012.

Rimonta micidiale dallo spogliatoio. La squadra era sotto di due gol nell’intervallo (13-15), e dopo aver avuto diverse occasioni per passare in vantaggio nel primo tempo, i Blues hanno sostanzialmente perso la partita nella ripresa. Hanno subito un terribile 14-8, ma i norvegesi hanno fatto la differenza soprattutto nei primi minuti. Dopo essere stati sotto di sei gol (15-21, 42), i giocatori di Olivier Krumbolz avevano già perso il gusto della finale.

Efficienza offensiva cronica. Se i Blues hanno segnato solo otto gol nel secondo tempo, è soprattutto perché la 44enne Catherine Lundy ha effettuato 12 parate, ma anche perché i francesi hanno mancato di precisione. Con uno scarso 21/43 nei tiri, serviva di più, soprattutto nella finale olimpica. Come simbolo, i 21 gol rappresentano il totale più piccolo per il tricolore durante queste partite.

Un trio d’attacco formidabile da parte dei norvegesi. Se questo incontro è diventato un classico ad alta quota nella pallamano mondiale, era chiaro che alcuni norvegesi desideravano abbattere i campioni in carica. Il trio Heini Rystad (8/12), Kari Solberg (6/6) e Stine Breydal Oftedal (5/6) è stato decisivo per la Norvegia. Gli imperialisti, autori di gol importanti nei momenti più caldi, sono i principali responsabili del disastro francese.

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