sabato, Novembre 23, 2024

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Il partito di Vladimir Putin vince le elezioni nei territori annessi all’Ucraina

Domenica sera Mosca ha annunciato che il partito “Russia Unita” guidato da Vladimir Putin ha vinto le elezioni svoltesi nei territori annessi all’Ucraina, con oltre il 70% dei voti, secondo quanto risultavano dalle schede elettorali. “illegale” Da Kiev e dai suoi alleati.

La Commissione elettorale centrale russa ha dichiarato domenica sera che il partito Russia Unita è arrivato primo nelle elezioni regionali nelle quattro regioni annesse all’Ucraina. Il capo della Commissione elettorale, Ella Pamfilova, ha accolto con favore le elezioni che hanno avuto luogo “Dinamicamente, con pochi abusi.”.

Con queste elezioni che si protrarranno su tre giorni, da venerdì a domenica, Mosca cerca di legittimare le annessioni che sta realizzando in Ucraina votando sui territori occupati dell’est e del sud.

Nonostante le forti condanne da parte dell’Occidente, nel settembre 2022 la Russia ha annunciato l’annessione di quattro regioni ucraine che controlla solo parzialmente – Zaporizhia, Kherson, Donetsk e Luhansk – dopo “referendum” non riconosciuti dalla comunità internazionale.

Nelle quattro regioni ucraine annesse, le autorità di occupazione hanno cercato di garantire una parvenza di vita normale, nonostante i combattimenti in corso.

Nella regione di Donetsk, gli elettori hanno espresso le loro schede decorate con l’aquila bicipite russa, mentre il governatore della regione di Kherson, Vladimir Saldo, ha dichiarato venerdì festivo affinché ogni cittadino possa… “Esprime la sua posizione”.

Anche i russi hanno votato domenica alle elezioni regionali senza alcuna suspense, in un contesto di opposizione imbavagliata, in cui le voci critiche nei confronti del conflitto ucraino vengono ufficiosamente soppresse.

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Da più di un anno e mezzo migliaia di russi vengono condannati, a volte con pene pesanti, per aver protestato contro l’attacco in Ucraina. Non esiste una vera opposizione “Fuori servizio” Non rappresentato: gli oppositori sono in prigione o in esilio.

Lo scrutinio si è svolto pochi mesi prima delle elezioni presidenziali previste per l’inizio del 2024, che potrebbero consolidare la permanenza al potere di Vladimir Putin fino al 2030.

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