Una fine d’anno brutale e soprattutto le fosche prospettive per l’Europa nello spazio. La sua ambizione di restare in corsa contro americani e cinesi è seriamente messa in discussione dopo il fallito lancio del suo nuovo missile Vega C. Martedì 20 dicembre, due minuti e ventisette secondi dopo il decollo dalla base aerea di Kourou, Guyana, questo lanciarazzi è scomparso dai comandi insieme ai due satelliti di osservazione Pleiadie che doveva mettere in orbita Airbus.
Il problema viene dal secondo piano. Dovrebbe essere formata una commissione d’inchiesta e le sue prime conclusioni presentate il prima possibile. Sulla base di questa valutazione dipenderà poi dal proseguimento del programma di questo razzo realizzato dall’azienda italiana Avio, progettato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e dal programma di volo realizzato da Arianespace.
Questo fallimento indebolisce Arianespace, che rischia di ritrovarsi per mesi senza un lanciatore per adempiere ai suoi contratti commerciali. Fino all’inizio del 2022, l’azienda europea aveva un portafoglio di tre razzi, di cui due europei: il piccolo razzo Vega, per satelliti leggeri in orbita bassa tra i 300 e i 2.000 chilometri dalla Terra, e la sua sorella maggiore Ariane 5, per carichi pesanti. La sua posizione geostazionaria è a una distanza di 36.000 km. Ha completato la sua parata con i bombardieri russi Soyuz in orbita bassa, necessari per soddisfare il suo portafoglio ordini.
differenza
Il 2022 doveva essere l’anno del rinnovamento della gamma con in funzione il Vega C, più efficiente del modello precedente, e l’Ariane 6, lanciatore versatile in grado di coprire sia l’orbita bassa che quella geostazionaria, con un prezzo dal 40% al 50% inferiore rispetto a quelli su Ariane 5 per competere con i razzi Falcon lanciati da Space X, la compagnia di Elon Musk. Ma niente è andato come previsto.
A cominciare dalla Soyuz. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio, Mosca ha deciso di interrompere ogni cooperazione con l’Europa e le divisioni russe hanno lasciato Kourou. Niente più lanci di missili. Impossibile per Arianespace trasferire su Vega C i satelliti previsti per le missioni Soyuz, in quanto il piano di caricamento è stato completato. Poi i clienti privati si sono rivolti ad altre società di lancio. Così, per continuare a diffondere la costellazione di satelliti che trasmettono Internet ad alta velocità, la società francese OneWeb, cliente di Vega, ha scelto la società americana SpaceX e la società indiana NewSpace India Limited.
Entro il 13 luglio, le riprese di qualificazione si erano svolte senza intoppi, rendendo ancora più sconcertante il fallimento del primo volo commerciale.
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