venerdì, Novembre 22, 2024

La Ocean Viking ottiene 20 giorni di immobilità in Italia

ioOceano VichingoOperata dalla ONG SOS Méditerranée, ha attraccato al porto di Civitacecchia il 14 luglio 2023. Andrea Solaro/AFP

Il governo Meloni è accusato di aver violato le nuove norme italiane effettuando tre salvataggi consecutivi di 128 migranti. La ONG ritiene che il diritto marittimo internazionale dovrebbe intervenire.

Per la dodicesima volta da gennaio, il governo italiano ha fermato in mare una nave di soccorso.Mercoledì 15 novembre, la.Oceano Vichingo , la nave di salvataggio in mare della ONG SOS Méditerranée, è stata punita dalle autorità italiane con 20 giorni di immobilità e una multa di 3.300 euro. Nella notte tra il 10 e l’11 novembre e durante la giornata dell’11 novembre, la nave ha effettuato tre operazioni di salvataggio per portare in salvo 128 migranti. La stessa nave era già stata trattenuta per 10 giorni a luglio per motivi di sicurezza.

Secondo l’ordinanza del 2 gennaio 2023, “Ordine di Piantedosi» Intitolate al ministro dell’Interno Giorgia Meloni, le navi delle ONG umanitarie che salvano i migranti devono tornare in un porto designato dalla Guardia Costiera italiana dopo ogni salvataggio. Dopo aver salvato la prima imbarcazione con 33 migranti al largo delle coste libiche, TheOceano Vichingo È stato ricevuto l’ordine dal Centro italiano di coordinamento del soccorso marittimo (ITMRCC) di raggiungere il porto di Ortona, sulla costa adriatica, per scaricare queste persone.

Ma nelle ore successive la nave ha tratto in salvo un gruppo di 34 migranti provenienti dalla stessa zona. Nel pomeriggio dell’11 novembre, ilOceano Vichingo Un’imbarcazione con 61 migranti in pericolo al largo delle coste libiche è stata nuovamente salvata. SOS Méditerranée ha denunciato questa sanzione e la sua “Ha l’indiscutibile dovere giuridico di salvare le persone in pericolo in mare» in un comunicato stampa. “Il diritto internazionale non lascia spazio a dubbi», sottolinea la ONG.

Obbligo di prestare assistenza

Cos’è esattamente? Diritto Internazionale del Mare – Convenzioni Solas Dal 1974, SAR Dal 1979 e Montego Bay (1982) – obbliga a soccorrere qualunque persona in pericolo in mare, senza discriminazioni basate sulla nazionalità o sullo status (immigrato o semplice navigatore). La Convenzione SAR (per Cerca e salva, ricerca e salvataggio in francese) nel 1979 ha diviso le acque internazionali del Mar Mediterraneo in diverse zone SAR assegnate a ciascuno degli Stati firmatari. I soccorsi hanno avuto luogo in territorio libico, ma le autorità libiche generalmente non hanno risposto, dicono le ONG. Poi si rivolgono alle guardie costiere europee, in questo caso italiane.

È in questo contesto che il porto di Ordona è stato identificato dall’IDMRCCOceano Vichingo Dopo il primo recupero. L’equipaggio li ha poi informati della presenza di una seconda imbarcazione in pericolo nelle vicinanze. “L’IDMRCC italiano ha restituito la Ocean Viking al JRCC libico per istruzioni», riferendosi al comunicato stampa. Secondo il diario di bordo online della Ocean Viking, la Guardia Costiera italiana ha indicato che “Se il JRCC di Tripoli richiedesse assistenza alla Ocean Viking, la nave sarà temporaneamente sollevata dai suoi compiti.» Ortona per aiutarli.

Senza alcuna risposta da parte delle autorità libiche, ilOceano Vichingo Successivamente hanno salvato 34 migranti. “Non ci sono segnali di operazioni di soccorso in corso. Nonostante gli sforzi di coordinamento, nessun’altra autorità marittima ha fornito informazioni o assistenzaOceano Vichingo. Pertanto l’equipaggio non è esonerato dal dovere di prestare assistenza. A proteggerla Luisa Albera, la coordinatrice delle operazioni di ricerca e salvataggio sulla nave.

Meloni sulla guerra alle ONG

Il terzo salvataggio è avvenuto nel pomeriggio dell’11 novembreOceano Vichingo Ancora nella zona SAR libica, sulla strada per Ordona. Questa volta, secondo quanto riferito, è intervenuta la Guardia costiera libica. Ma “La comunicazione con il JRCC a Tripoli è ostacolata dalla barriera linguistica», si legge nel giornale di bordo online. “Il JRCC ha risposto in arabo, ma il diritto marittimo internazionale richiede che i centri di coordinamento comunichino in inglese», spiega Sophie Beau, direttrice di SOS Méditerranée France. L’equipaggio è tornato dalla Guardia Costiera italiana, che è poi intervenuta per mancanza di istruzioni da parte loro.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, eletta con la promessa di fermare l’immigrazione clandestina, sta lavorando per fermare le navi delle ONG umanitarie nel Mediterraneo, che lei descrive comeLe navi pirata sono complici dei contrabbandieriIl decreto “Piantedosi” rientra tra le misure adottate nei loro confronti, ma la sua compatibilità con il diritto marittimo internazionale solleva interrogativi in ​​questo tipo di situazioni. Come richiesto Le FigaroIl Viminale italiano non ha risposto alle nostre richieste.

L’Italia si trova ad affrontare un’ondata di arrivi senza precedenti. Secondo i dati del Ministero degli Interni italiano, da gennaio sono arrivati ​​sulle coste italiane quasi 150.000 migranti, rispetto ai quasi 95.000 dello stesso periodo dell’anno scorso. Secondo il ministro della Difesa Meloni, solo il 5% di essi sono stati raccolti dalle navi delle ONG prima di mettere piede in Italia. Recentemente ha annunciato un accordo con l’Albania per aprire due centri di accoglienza esclusivamente per i migranti soccorsi in mare dalle autorità italiane. È qui che si considerano le richieste di asilo, con l’obiettivo di evitare che i migranti, una volta respinti, possano restare clandestinamente in Italia.

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