È logico che, al Lyndon B. Johnson Space Center di Houston (Texas), che è il centro per i voli con equipaggio, mercoledì 15 marzo la NASA abbia svelato il prototipo della tuta spaziale che dovrebbero essere indossati dagli astronauti dell’Artemis programma. Hanno messo piede sulla luna. Progettata dall’azienda stessa di Axiom Space, questa tuta di nuova generazione è stata proposta in un colore antracite che nascondeva alcuni elementi tecnici che Axiom Space non voleva mostrare ai suoi concorrenti. La versione finale infatti sarà bianca per non assorbire i raggi del sole, perché se le temperature sul nostro satellite scendono fino a -180°C nei crateri perennemente in ombra, possono salire anche oltre i 120°C rivolti verso il sole. Rispetto alle tute spaziali delle missioni Apollo, questo nuovo equipaggiamento sembrava più flessibile: nella parte superiore del casco erano integrati un sistema di illuminazione e una telecamera ad alta risoluzione.
Progettate per quelli che vengono chiamati, in gergo spaziale, “picnic extraveicolari”, cioè picnic nello spazio, fuori dalla nave da trasporto, le tute devono garantire temperatura e pressione costanti. La sua tenuta e resistenza sono essenziali, perché una perdita può avere gravi conseguenze. Hanno anche la funzione di fornire ai loro occupanti ossigeno e acqua. Questi sistemi vitali sono alloggiati nella grande scatola sulla schiena dell’astronauta, tenuta in posizione da un sistema di cerniere. Quando si apre, appare una specie di portello attraverso il quale l’astronauta si infila nella tuta spaziale, con i piedi in avanti.
Missioni Artemis-2 e 3
Durante la presentazione di mercoledì, Vanessa Witchey, direttrice del Johnson Space Center, ha chiarito che gli Stati Uniti non ce l’avevano Nuove collezioni da allora (…) Progettato per lo Space Shuttle e attualmente utilizzato sulla Stazione Spaziale Internazionale. Quindi usiamo la stessa tuta basata su questa tecnologia da quarant’anni. concluso.
Il programma lunare Artemis è iniziato nel novembre 2022 con il primo volo (senza equipaggio) dello Space Launch System, il nuovo veicolo di lancio pesante della NASA, che ha inviato con successo la capsula Orion intorno alla Luna. Questo volo di venticinque giorni si è concluso l’11 dicembre 2022 con un atterraggio nell’Oceano Pacifico e ha permesso di convalidare il corretto funzionamento del razzo e di Orion. La missione Artemis-2, prevista per l’autunno del 2024, si baserà sullo stesso schema, ma questa volta trasporterà un equipaggio che sorvolerà il satellite naturale della Terra.
Hai il 30,58% di questo articolo da leggere. Quanto segue è riservato agli abbonati.
“Ninja del web professionista. Giocatore certificato. Appassionato di zombi fanatico. Fanatico del bacon a misura di hipster.”