Questa domanda ha preoccupato negli ultimi anni molti sociologi, che notano le pericolose derive della politica americana verso un paese sempre più polarizzato, in cui gli attacchi alla democrazia vengono lanciati sempre più apertamente. Tanto che a dicembre il Journal of National Academy of Sciences ha pubblicato ben otto articoli. Una di queste ricerche, scritto da un team di sociologia e informatica nello Stato di New York, presenta “La modellazione computazionale alla ricerca di una risposta alle fasi di polarizzazione politica”.
Nella scienza, conosciamo molte di queste “transizioni di fase”: sappiamo a quale temperatura la maggior parte dei materiali intorno a noi “si convertono” da liquido a solido, ad esempio l’acqua gelata. Nel campo del cambiamento climatico, queste soglie punto di svolta) è incerto, ma le misurazioni stanno diventando più accurate: i dati, ad esempio, suggeriscono che siamo molto vicini al momento in cui lo scioglimento dell’Artico diventerà irreversibile.
Ma creare tali calcoli o tali criteri è accettabile nelle scienze sociali? Possiamo, ad esempio, stabilire una soglia entro la quale una “fase di transizione” dalla democrazia allo stato autoritario è irreparabile?
Un’altra ricerca Pubblicato a dicembre e firmato da un politologo, due ingegneri e un matematico, presenta anche un modello che “mostra che quando i processi di auto-rafforzamento tra le élite raggiungono un punto critico, la polarizzazione accelera rapidamente”. In parole povere, ciò che intendono per operazioni di autorafforzamento sono funzionari eletti o candidati che rispondono alla radicalizzazione delle loro forze radicalizzandosi; E più di questi politici ci sono, più ci sarà un effetto a catena verso l’estremismo.
Negli Stati Uniti, questi ricercatori hanno scritto: “I repubblicani sembrano aver varcato questa soglia, mentre i democratici si stanno avvicinando”.
teoricamente, Riassumendo un comunicato stampa In Rensselaer la crisi può svolgere un ruolo unificante – una crisi climatica o sanitaria, per esempio – ma “se la polarizzazione è troppo forte”, cioè se i diversi gruppi non riescono a scendere a compromessi, gli effetti negativi di quella crisi “vengono spazzati via via dalle divisioni esistenti.” E le persone divennero più divise”.
Un team di biologi ed ecologisti Aggiungere Sa di sale scrivendo anche che quando il divario ideologico raggiunge un livello estremo, “c’è scarso incentivo per gli individui che vogliono ridurre la polarizzazione”.
Ma è possibile provare scientificamente l’esistenza di tali punti di non ritorno per impedire questo spostamento verso uno stato autoritario? Diversi ricercatori non rispondono a questa domanda, ma pubblicano Nel contesto di Dove molti dei loro colleghi evocare direttamentealcuni anni fa, Pericolo di guerra civile. scrivi Globo e posta Da Toronto il 31 dicembre, il politologo Thomas Homer Dixon, Emettere un avviso Per il governo canadese: “Intorno al 2025, la democrazia americana potrebbe crollare, causando una grave instabilità interna, compresa la diffusione della violenza civile. Nel 2030, il Paese potrebbe essere governato da una dittatura di destra”.
analizzando dalla rivista Volpe A dicembre ha evocato quello che sarebbe stato un freno a questi eccessi, indicando i tempi in cui paesi come Finlandia, Colombia e Corea del Sud evitavano per un pelo di scivolare verso la dittatura nel XX secolo: “C’erano due fattori decisivi, ogni volta. Quando l’élite sta nella società si erge a testa alta contro una fazione autoritaria, usando il suo potere per contenerla, e quando il pubblico si organizza e si manifesta a favore della democrazia”.
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