Il fatturato complessivo dei club del campionato è di 120 milioni, coinvolgendo in Italia 16,5 milioni di persone, ovvero +52% negli ultimi 4 anni, secondo lo studio StageUp – Ipsos.
La stagione regolare si è chiusa con una media di 4.109 spettatori a partita (+9,2% 2022-23) e il 76% di audience televisiva sul canale gratuito Dmax. Quanto è soddisfatto il Presidente di questi dati?
“Molto, soprattutto, come dico sempre, sono le statistiche che attestano la qualità di un programma. Penso che a livello di campionato stiamo facendo bene e i risultati si vedono. Tutti gli indicatori sono in crescita. In sala si hanno raggiunto il record di presenze dal 1991-92 (una media di 4.236 spettatori), ndr), anche se la maggior parte degli impianti sono gli stessi di 30 anni fa, e la rotazione tra squadre retrocesse e promosse è sfavorevole è circa al 90%: questo significa che il pubblico apprezza.”
Anche in televisione gli spettatori sono aumentati, anche se siamo lontani dal calcio nei valori puri.
“Ci aspettiamo un altro miglioramento durante i playoff, ma dal lato audiovisivo dobbiamo espandere il discorso a tutto ciò che produciamo come organizzatori di eventi, abbiamo dedicato molto tempo a creare co-contenuti per il prodotto della competizione, la partnership con Dazn, Penso alle conversazioni di Trinchieri con i suoi colleghi o ai documentari che hanno seguito Brescia adottando un linguaggio che avvicini la cronaca a oggi. Stiamo cercando di fare il necessario.
Come si traduce tutto questo a livello economico?
“La gestione del campionato è passata da appena 6 milioni a quasi 12 milioni l’anno, compresi diritti audiovisivi e commerciali, grazie alla collaborazione con Infront. E anche a livello di club stiamo assistendo a una crescita dei ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità.
Quanto incide l’annoso problema dell’ingegneria degli impianti nei piani di espansione del basket italiano?
“Molto. L’impossibilità di cambiare gli stadi, non solo in termini di capienza ma anche di servizi, è un ostacolo allo sviluppo. Da Conte a Bologna, da Tortona a Venezia, da Brindisi ci sono progetti più o meno concreti. Napoli cerchiamo di essere di stimolo alle amministrazioni locali, ma gli stadi in Italia sono difficili da vedere, anche gli impianti coperti sono limitati.
“Appassionato di birra pluripremiato. Estremamente maniaco del caffè. Introverso. Avido specialista di viaggi. Comunicatore a misura di hipster.”