Le difficoltà nell’ottenere carburante in Francia hanno portato a una rinascita di truffe di ogni tipo su Internet. Fai attenzione a non farti prendere.
Le notizie sono sempre una buona opportunità per i truffatori. Questa volta, la carenza di carburante in tutta la Francia ha causato un’esplosione di truffe sui social network. Più persone che fanno trading su Facebook e Twitter ora sono conosciute e promettono di loro, ad esempio “le carte somma (sic) hanno saldi diversi su di esse”.
Idea: Basta pagare un importo per il doppio della benzina. In altri casi, i truffatori richiedono i tuoi dati personali promettendo di inviarti carte carburante famigerate.
Un altro annuncio su Facebook promette “la possibilità di avere una carta carburante da 200 litri a soli 1,95 euro”. E così diversi gruppi sono comparsi sul social network con questa falsa promessa. Meglio, nei commenti, confermare gli utenti, una foto di supporto, per ricevere la loro famosa card.
Non sorprende che le pagine menzionino un sito primitivo che esiste solo per recuperare i dati personali di clienti fraudolenti e farli pagare, come promesso, € 1,95. Di fronte a una tale strategia, il rischio principale è vedere il numero della sua carta di credito registrato dai truffatori, in modo che possano successivamente riutilizzarlo a proprio vantaggio.
Se, in teoria, Facebook dovrebbe verificare l’origine degli annunci diffusi dagli inserzionisti, la piattaforma fatica a contrastare tutte le frodi. Lo stesso per il suo affiliato Instagrami cui annunci sono talvolta collegati a truffe.
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