venerdì, Novembre 22, 2024

La Francia supera la Germania in termini di competitività e costo del lavoro

L’industria francese avanza nelle classifiche di competitività globale. Questo è quanto emerge da uno studio internazionale, la cui conclusione principale merita di essere chiarita: la Francia ha beneficiato indirettamente della crisi.

Arrivano buone notizie Gruppo di consulenza di Boston (BCG), una delle principali agenzie di studi strategici al mondo. Questa è una conclusione piuttosto piacevole in questo periodo di incertezza. Boston Consulting Group ricostruisce e ricostruisce gli impatti delle varie crisi a cui il mondo ha assistito negli ultimi quattro anni: la pandemia di Covid, i blocchi, il calo della crescita, le battaglie commerciali e la guerra in Ucraina. Analizzando tutti questi indicatori, gli autori dello studio si sono resi conto che il vantaggio comparativo si trova a livello del costo del lavoro. È proprio grazie a questo punto che la Francia è uno dei Paesi che sta facendo del suo meglio.

Gli aumenti salariali colpiscono i concorrenti

Boston Consulting Group ha confrontato tutti i dati: aumenti salariali ma anche costi energetici, produttività aziendale, ecc. Considerando tutti i criteri insieme, in termini di competitività all’interno dell’Europa occidentale, la Francia occupa il primo posto che la Germania occupava nel 2018 prima della pandemia, davanti a Italia, Svizzera e Belgio. Fai attenzione, questa è solo una foto alla volta e dovrai mantenere quel rango.

La spiegazione in definitiva è piuttosto semplice: con l’aumento del salario minimo di un anno fa, la Germania vede oggi i suoi costi salariali più alti del 20% rispetto ai nostri. Stiamo assistendo ad un calo anche in Cina, dove il costo del lavoro è aumentato del 24%, e lo stesso per gli Stati Uniti, dove il costo del lavoro è aumentato del 21%.

READ  Almeno due persone sono morte nel bombardamento di un mercato nella regione di Kharkiv

Riforme strutturali e modernizzazione

Per far fronte alle crisi, i paesi sono stati costretti a riorganizzare i propri strumenti e processi industriali: orari di lavoro, adattamento delle catene di produzione, tenendo conto del significativo aumento dei prezzi delle materie prime, ecc. Le riforme attuate prima della crisi e emerse durante la stessa sono state utili.

Chiaramente, la Francia ha ottenuto risultati migliori rispetto ad alcuni dei suoi vicini, sia nel settore pubblico che in quello privato. Sono state attuate riforme strutturali nel settore energetico pubblico e le fabbriche sono state modernizzate in quattro o cinque anni nel settore privato. Le PMI/PMI hanno investito molto anche nella digitalizzazione e nella robotica, tra gli altri.

Ultime notizie
Notizie correlate