La crisi in Nuova Caledonia: testimonianze dopo la sparatoria di Cotio

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La crisi in Nuova Caledonia: testimonianze dopo la sparatoria di Cotio

Un uomo è tra la vita e la morte dopo l’intervento del GIGN a Koutio mercoledì sera. È stato un gendarme di questa unità d’élite ad aprire il fuoco dopo essere stato preso di mira da un gruppo di rivoltosi. Sul luogo dell’incidente o nelle sue vicinanze si trovavano diverse persone.

Il processo non è passato inosservato. Mercoledì 29 maggio si è svolto a Koutio l’intervento del GIGN. Un rivoltoso è rimasto gravemente ferito a seguito dell’intervento della polizia, che inizialmente aveva preso di mira il gruppo.

CIl massiccio arrivo delle forze dell’ordine ha sorpreso gli abitanti di questo quartiere popolare e un po’ isolato di case modeste a sud di Doumbia.

Non l’abbiamo mai visto qui nella nostra zona.

Nelle vicinanze, un posto di blocco resisteva da diciotto giorni alla polizia nel settore Palmiers e in rue La Tongue. L’inizio degli scontri, questo è quanto raccontato da uno dei giovani riottosi, minorenne, che era presente al momento dei fatti.

Voleva sparare alla polizia. Penso che abbia preso di mira due soldati del GIGN

L’uomo ha preso di mira la polizia ed è fuggito. Una fuga di breve durata, visto che questo trentenne è stato preso di mira più volte dal GIGN, in Rue des Aluis, dove sono avvenuti questi scontri.

I residenti sono rimasti confinati nelle loro case per proteggersi dagli spari e dai gas lacrimogeni. Un residente racconta questi momenti molto inquietanti a Coralie Cochin.

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