La storia – Annunciata deliberatamente dieci giorni prima delle elezioni europee, la riforma è lungi dall’essere votata.
Roma
In Italia politici e giudici sono in conflitto da più di trent’anni, e i primi hanno tentato invano di regolamentare meglio l’attività dei secondi. Ora Georgia Meloni ha accolto in Consiglio dei ministri il piano di riforma costituzionale portato avanti dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che riorganizza il potere giudiziario. Questa è la grande battaglia contro i “giudici rossi” del compianto Silvio Berlusconi, di cui oggi si è congratulato il suo successore, il leader di Forza Italia (FI), Antonio Tajani.“Finalmente in Italia ci sarà un processo giusto, dove accusa e difesa avranno lo stesso peso”… UN “Riforma storica”, Lo ha dichiarato il Presidente dell’Assemblea, e questa è l’intenzione “Dare agli italiani piena fiducia nella magistratura”.
In termini di proprietà, il problema con il sistema giudiziario è duplice. Innanzitutto, nel 1989, l’Italia ha riformato il proprio codice di procedura penale, abolendo il giudice di primo grado e introducendo l’atto d’accusa.