La Commissione europea invita quattro paesi, tra cui la Francia, a fare ciò che ritiene sbagliato”. Per essere compatibile con le raccomandazioni » Numeri di bilancio fissati dall’Unione Europea, alla luce delle aspettative di spesa pubblica per il 2024.
La Commissione, infatti, non nasconde il proprio scetticismo nei confronti di Francia, Belgio, Croazia e Finlandia riguardo alla loro capacità di rispettare gli impegni di riduzione della spesa pubblica, e quindi del deficit di bilancio. I termini del bilancio 2024, su cui Percy si è impegnato privatamente, non sembrano convincere la Commissione europea, che constata un’eccessiva spesa pubblica. La Francia è classificata come “cattiva studentessa” allo stesso modo del Belgio, della Finlandia e della Croazia. Paesi che rischiano di non raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo europeo.
Pertanto, il comitato li invita Adottare le misure necessarie per rispettare i confini europei », ha confermato, martedì 21 novembre, il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, nel corso di una conferenza stampa. Ciò in occasione del suo incontro semestrale, solitamente dedicato alla comunicazione su “ Percorsi di bilancio » Dei venti Stati membri dell’area euro. Bruxelles ha così espresso le sue riserve sul progetto di bilancio francese per il 2024. Bercy da parte sua ha mostrato serenità e ottimismo. La Francia è” In linea con la riduzione del deficit pubblico previsto al 4,4% del PIL […] Dove erano le nostre aspettative? », dice il Ministero delle Finanze. L’aliquota dovrebbe essere ridotta al 3% a partire dal 2027.
Deficit di bilancio: Percy mostra ottimismo e serenità
Questo è quanto prevede il “Trattato di stabilità” al quale sono soggetti i venti Paesi che condividono la moneta unica. Dovete sapere che la crescita massima della spesa primaria netta è stata fissata dall’Unione Europea al 2,3% per la Francia nel 2024. Percy sottolinea che il suo conto di finanziamento conta su un aumento del 2,6%, cioè un leggero divario dello 0,3% che dovrebbe essere corretto dalle ricadute della recente revisione al rialzo delle previsioni Crescita per il Paese.
Per comprendere la genesi di queste esigenze dobbiamo tornare al 2020. Quell’anno” Per evitare un collasso dell’economia europea colpita dal Covid, l’Unione Europea ha deciso di abolire le sue regole di bilancio consentendo temporaneamente una riduzione della spesa per sostenere la crescita. “Più tardi, questa misura è stata prorogata a causa della guerra in Ucraina. Ma a partire da gennaio 2024, le regole verranno nuovamente attivate. Da qui l’obbligo per i paesi europei di tornare ai termini del Patto di stabilità, che impone un tetto al debito pubblico pari al 60% del Pil. La riforma in discussione nella Carta prevede che in futuro il controllo sarà legato allo sviluppo della spesa.