Con 12 anni di ritardo sulla tabella di marcia e una fattura moltiplicata per quattro, la centrale nucleare EPR di Flamanville (Manche) tardava ad arrivare. Di solito è così! Quasi 17 anni dopo l’inizio dei lavori, la divergenza, l’inizio del processo di reazione a catena, dovrebbe verificarsi nei prossimi giorni o settimane. Il reattore più potente del parco nucleare francese (1.600 megawatt, contro gli attuali 1.450 megawatt) dovrebbe essere collegato alla rete entro la fine dell’estate.
Pianta più sicura
Il principio di funzionamento dell’EPR è identico a quello delle altre centrali nucleari, poiché si basa sul principio della fissione. I neutroni si scontrano con un nucleo di uranio-235, che a sua volta rilascia neutroni, e così via. Questa reazione a catena rilascia calore che a sua volta riscalderà l’acqua. Il vapore risultante aziona quindi una turbina che produce elettricità. La differenza tra l’EPR e le altre centrali elettriche è la sicurezza, che è stata notevolmente aumentata, in particolare grazie al maggiore livello di ridondanza e alla possibilità di funzionamento in caso di completa interruzione dell’energia elettrica.
Il 7 maggio 2024, l’Autorità per la sicurezza nucleare (ASN) ha rilasciato un permesso per l’esercizio del reattore EPR di Flamanville. Da allora, EDF ha continuato a condurre test. Innanzitutto, prove a freddo per verificare il buon funzionamento delle pompe e dei gruppi che permettono di regolare la potenza del reattore e, in caso di esplosione, di spegnerlo improvvisamente. Ognuna di queste combinazioni dovrà ora essere testata singolarmente, ma questa volta la temperatura dell’acqua nella vasca salirà fino a poco più di 300°C. Se tutto andrà come previsto, verrà inviata all’ASN una richiesta di autorizzazione alla variazione. Senza annunciare ufficialmente alcuna data, l’inizio della fissione dovrebbe avvenire entro la fine di luglio.
I livelli di test raggiungono la piena potenza
Successivamente, una volta raggiunti i livelli di potenza, dovranno essere eseguiti nuovi test. Innanzitutto, quando il reattore “funziona” al 10% della piena capacità, poi al 25%. Funzionando correttamente a un quarto della sua capacità, l’EPR sarà quindi connesso alla rete e potrà fornire elettricità alle sue prime case. Seguiranno nuove fasi di verifica fino all’80%, a quel punto l’ASN rilascerà (o meno) la licenza per operare a pieno regime. Se tutto andrà bene, il premio dovrebbe essere assegnato entro la fine dell’anno.
“Fanatico di zombi da una vita. Praticante di web hardcore. Pensatore. Esperto di musica. Studioso di cultura pop impenitente.”