Osiris Rex è tornato. Dopo aver percorso più di 6 miliardi di chilometri nello spazio durante il suo viaggio di sette anni. Dopo che l’asteroide accompagnò Bennu e lo esaminò da vicino. Dopo aver prelevato 250 grammi di campioni nel 2020, domenica 24 settembre la sonda della NASA è tornata sul nostro pianeta e ha lanciato una piccola capsula contenente il suo prezioso carico utile, che è atterrata poco prima delle cinque di sera (ora di Parigi). in una vasta zona militare di 9.300 km.2 Situato nel deserto dello Utah.
Decisiva è stata la manovra, che prevedeva l’atterraggio dolce su un oggetto che si muoveva a 44.500 km/h. Tutto iniziò alle 12:42, quando Osiris Rex, allora a poco più di 100.000 chilometri dalla Terra, lanciò nello spazio una capsula del peso di circa cinquanta chilogrammi. Quattro ore dopo, iniziò ad entrare nell’atmosfera terrestre. L’attrito con l’aria ha innalzato la temperatura della sua armatura protettiva a circa 2.800 gradi Celsius.
Ad un’altitudine di 31 km, dal retro della capsula è emerso un primo paracadute del diametro di 80 cm per stabilizzarla. Pochi minuti dopo, un secondo paracadute, di 7,3 metri di diametro, è sceso negli ultimi 1.500 metri della discesa. L’intero volo è stato seguito da radar e telecamere in modo che la squadra di recupero potesse trovare la capsula. La destinazione finale dei campioni sarà il Lyndon Johnson Space Center di Houston (Texas), dove si trova la divisione della NASA responsabile dei materiali provenienti da altri luoghi, come rocce lunari delle missioni Apollo, particelle del vento solare o meteoriti.
Per gli astronomi, i campioni prelevati dagli asteroidi sono preziosi. Come spiega L LunedìNel 2019, Patrick Michel, direttore della ricerca del Centro nazionale per la ricerca scientifica dell’Osservatorio della Costa Azzurra e membro del team scientifico Osiris-Rex, “Gli asteroidi sono i resti dei mattoni su cui sono stati costruiti i pianeti”.. Resti della formazione del sistema solare. A differenza dei pianeti che si sono riscaldati molto e si sono trasformati chimicamente, gli asteroidi si trasformano solo poco e in qualche modo conservano la memoria di questi mattoni primordiali.
A priori, carico utile di Osiris Rex, anche se non è il primo campione Sul posto Di questo tipo, sarà il più grande di sempre. Il primo tentativo, condotto dal Giappone con la sonda Hayabusa, si è concluso con un quasi fallimento: a causa di una serie di problemi, solo 1.500 microscopici granelli dell’asteroide Itokawa sono tornati sulla Terra nel 2010. La “neonata missione”, Hayabusa-2, sul D’altra parte, è stato un completo successo: ha raccolto poco più di 5 grammi di materiale dall’asteroide Ryugu. Molto più del suo obiettivo iniziale di una frazione di grammo, ma molto meno dei 250 grammi stimati di Osiris Rex. Questo compito non sarà interamente affidato ai ricercatori: il 70% del raccolto verrà conservato per dopo, in attesa di progressi nelle tecniche di analisi.
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