Dino Meneghin, 2,04m, 73 anni, la leggenda assoluta del basket italiano. Era un centro molto potente e temeva che in Italia mancassero grandi del suo calibro. Secondo lui il motivo è soprattutto il torneo di pallavolo.
In un’intervista al Corriere dello Sport, Super Dino, 7 volte vincitore della Coppa dei Campioni per Club (C1) di Euro 1983 e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca del 1980, parla dell’argomento.
“Rispetto ad altri Paesi abbiamo un numero di giovani nettamente inferiore e con meno mezzi tecnici rispetto al passato. Anche perché, di fronte a numeri inferiori, la pallavolo, rispetto ai miei tempi, prende parte dei corpi inviati al basket “Quando ero più giovane giocavo a basket, persone alte e muscolose. Oggi la pallavolo offre tantissime opportunità. È tempo di chiedersi perché e trovare una cura”.. »
Dino Menekin sottolinea anche la tecnica difettosa dei pivot transalpini.
« È molto raro vedere movimenti sotto un certo tipo di paniere. Ma anche il basket è cambiato. La mia generazione, ma anche quella di Chiacic, Marconato e altri, non c’entrava niente con la linea dei tre punti. Ha cambiato il modo in cui giocavamo. Potremmo aver guadagnato la visuale, ma abbiamo perso la tecnica del perno. Passando da 30 secondi di attacco a 24 secondi ha cambiato tattica. Oggi ci vuole meno tempo per spostare un centro dalla zona difensiva all’attacco. Quindi per molti è più semplice parcheggiare dietro la linea dei tre punti senza sgomitare in area, magari correndo il rischio di brutti momenti. »
Leggi tutto… (Non si tratta di pubblicità)
“Appassionato di birra pluripremiato. Estremamente maniaco del caffè. Introverso. Avido specialista di viaggi. Comunicatore a misura di hipster.”