Lo storico operatore italiano cederà la propria rete fissa a KKR, ma la vendita preoccupa l'Unione Europea, che pensa possa far lievitare i prezzi.
Telecom Italia (TIM) venderà la sua rete fissa al fondo di investimento KKR, ma la vendita è soggetta all'approvazione dell'Unione Europea, che ha già aperto un'indagine.
Rischio di aumento del prezzo dell'abbonamento a Internet
Le autorità di regolamentazione della concorrenza dell'Unione hanno deciso di sottoporre domande ai concorrenti ma anche ai clienti del mercato all'ingrosso dell'operatore per ottenere feedback su queste vendite.
È normale che in un dossier l'UE esamini la concorrenza per vedere se sarebbe più o meno influenzata dallo scambio, ma a seconda delle risposte, è un dossier che potrebbe portare a un'indagine più approfondita e a richieste di concessioni.
KKR vuole acquistare la rete fissa di TIM per un massimo di 22 miliardi di euro dopo un accordo tra le due parti. La vendita, sostenuta dal governo ma non da tutti gli azionisti, mira a ridurre il debito del gruppo e ristrutturarlo.
Ma spetta all'Europa decidere se procedere o meno alla vendita. KKR ha chiesto il permesso alle autorità europee, che hanno interrogato i concorrenti dell'operatore.
Gli intervistati hanno tempo fino alla fine del mese per rispondere a 79 domande poste dall'Europa in merito alle vendite, comprese domande sulla fattibilità del mercato all'ingrosso in Italia.
Le risposte si avranno solo tra qualche settimana, ma alcuni operatori sembrano già preoccupati per l'aumento dei prezzi nel mercato all'ingrosso italiano. Reuters. Ciò comporterebbe un aumento dei prezzi dei pacchetti Internet per il grande pubblico, che è proprio ciò che l'UE vuole evitare.
La commissione dovrebbe dare la sua risposta sull'accordo entro il 30 maggio, ma il calendario potrebbe cambiare se fosse richiesta un'udienza plenaria.
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