Quest’anno, la città ospita ancora una volta un’associazione artistica collettiva e infinita, di cui fa parte l’istituzione di Carcassonne Galerie chorégraphique. Provenienti da Italia, Croazia, Austria, Germania e Polonia, da sabato 22 aprile ogni gruppo condurrà dei workshop volti ad arricchire l’approccio creativo dell’altro. Nell’ambito della “merenda emozionante”, questo mercoledì 26 aprile alle ore 17 è previsto un evento pubblico presso il “p’tit parc” di La Conte.
Evacuando i suoi studenti a causa delle vacanze, la scuola elementare La Gravette non è tranquilla. Da sabato 22 aprile musica all’interno dei locali della scuola, voci e tanti scambi. Parliamo francese naturalmente, ma un po’ di inglese, e un orecchio attento può distinguere molte lingue. Fino a mercoledì 26 aprile il sito ospita un consorzio di sette strutture artistico-culturali, in cui la danza occupa un posto di primo piano. Ventiquattro creatori provenienti da Italia, Croazia, Austria, Germania e Polonia si sono riuniti anche quest’anno a Carcassonne sotto la compagnia locale Galerie Choregraphic, parte di questo gruppo internazionale. Ogni edizione ha il suo progetto europeo, che si alimenta mensilmente con un lavoro congiunto di paese in paese. Entro il 2023, la location “Virus-viste, l’arte distrugge l’immunità“.
“Scrivi domani”
“Portando la nostra arte medievale in città, l’obiettivo è sviluppare la capacità di raccontare e mostrare ciò che facciamo”., spiega Thierry Cormelon, direttore e fondatore di Choreographic Gallery. Pur capitalizzando l’esperienza e gli approcci delle sette strutture di varie nazionalità. La sensibilità di ognuno è stata evidenziata durante il soggiorno a Carcassonne: ognuno ha dovuto condurre un laboratorio per gli altri su un tema a sua scelta. La pratica di Chi Kang di sviluppare nuove tecniche di danza, lavorare sul corpo e sull’identità, utilizzare la danza contemporanea per comunicare nello spazio pubblico, utilizzare le piattaforme digitali per ottenere visibilità, rafforzare la fiducia… Il desiderio generale di promuovere la diversità, scambiare e incoraggiare altri artisti a testare il dialogo artistico a livello europeo.
“Tutti questi workshop hanno portato alla creazione di un documento chiamato syllabus e rivolto al grande pubblicoTeoria Gourmelen continua. Servirà come schema pilota per la creazione di incontri multidisciplinari”.. Una sorta di manuale d’uso che ogni collaboratore è responsabile di distribuire alle proprie latitudini. Sempre con un’idea da trasmettere, ma soprattutto da ispirare. “Questa dinamica di collaborazione e networking consente di lavorare rapidamente a nuovi progetti. È il DNA dell’approccio!” Ogni anno, il consorzio intraprende un approccio senza precedenti: “Nel 2024, stiamo pensando a un concetto attorno al colore, con una possibile collaborazione con un artista visivo croato”. Ma non saltare i passaggi. La federazione si incontrerà per la prima volta a Düsseldorf alla fine di maggio mentre continua la sua marcia per perfezionare il suo traguardo del 2023. “Domani la scrittura è importante per noiThierry Goumelan conferma. La danza contemporanea ha una nicchia: cercare altrove ci permette di farlo meglio, assecondando le sue origini. Ciò che facciamo oggi ispira le creazioni di domani.”.
“Per far emergere il soggetto artistico”
Questo mercoledì 26 aprile, il “Parco Piccolo” de La Conte (proprio dietro la Scuola Ghiaia) sarà allestito per la prima “Merenda Emozionante” dell’anno alle 17:00. Organizzato dalla Galleria Coreografica, è aperto ai residenti del quartiere… e più in generale a tutta Carcassonneise. Oltre ad una buona merenda, i partecipanti potranno assistere ad uno spettacolo della compagnia austriaca “Body Architect”, membro della European Art Federation, che sarà a Carcassonne da domani fino a giovedì. Tutto è assolutamente gratuito.
“L’obiettivo è far emergere l’oggetto dell’arte agli occhi delle persone in mezzo alle quali viviamo.”, riassume la teoria Gourmelen. Almeno sei “emozionanti tea party” dovrebbero essere tenuti in un posto durante tutto l’anno: “Vogliamo rendere questo incontro ricorrente, registrarlo nel paesaggio”..
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