Con le elezioni legislative italiane in arrivo il 25 settembre, Giorgia Meloni, capo del movimento di estrema destra Fratelli d’Italia, sta dominando le intenzioni di voto. Questo torneo romano di 45 anni segna un punto di riferimento per protesta e malcontento.
Sarebbe diventato il primo capo del governo italiano. Georgia Meloney, leader del partito Fratelli d’Italia (FDI), questo martedì ad Ancona inizia la campagna per le elezioni legislative che si terranno il 25 settembre. Con un obiettivo: “esorcizzare” il suo movimento dal DNA postfascista.
Il 45enne romano guida i sondaggi d’opinione popolari e il suo partito domina le intenzioni elettorali, con oltre il 23% sul Pd di centrosinistra. Durante le elezioni dell’assemblea del 2018, gli IDE hanno appena superato il 4% dei voti.
Ma in dieci anni, il “decreto” di Bruxelles, superata dalla vita cara, dal futuro bloccato dei figli, ha saputo raccogliere in suo nome i malumori e le aspirazioni degli italiani al termine delle loro speranze deluse.
Attraverso il suo motto “Dio, Patria, Famiglia”, Giorgio Meloni vuole mettere in luce la “passione italiana”.
Tra le sue priorità c’è quella di “chiudere i confini per proteggere l’Italia dai ribelli”.Islamizzazione“, la rinegoziazione dei trattati europei, Roma che riprende il controllo del proprio destino, nonché la lotta alle “lobbies LGBT” e all'”inverno demografico” del Paese con l’età media più alta del mondo industrializzato dopo il Giappone, favorendo la nascita tasso – riducendo le naturalizzazioni.
«Giorgia Meloni rappresenta un punto di riferimento per concorrenza, opposizione, malcontento», osserva Sofia Ventura, docente di scienze politiche all’Università di Bologna.
Liquidazione, d’ora in poi, se stessa: antisistemi Operazione a 5 stelle È entrata a far parte di tutti i governi dal 2018, così come la Lega di Matteo Salvini, un’altra organizzazione di estrema destra.
Ex giornalista e ministro della gioventù
Nata a Roma il 15 gennaio 1977, Giorgia Meloni è diventata attivista nei sindacati studenteschi di destra all’età di 15 anni, mentre lavorava come baby sitter o domestica.
Nel 1996 diventa patrono del sindacato Azione Studentesca, il cui simbolo è la croce celtica.
Nel 2006 ha ricevuto la tessera di giornalista. Nello stesso anno è vicepresidente e vicepresidente della Camera. Due anni dopo è stato nominato Ministro della Gioventù nel governo Berlusconi.
Dopodiché guarda spesso diligentemente i televisori. La sua giovinezza, la sua audacia, le sue formule la rendono una buona cliente mediatica. A lungo a guardia della sua vita personale, si rende presto conto che la personalità di una giovane e bella bionda in Italia è seducente come le idee, ancora più lussuosa.
“Sono georgiana, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana”, ha detto in modo famoso ai suoi sostenitori a Roma nel 2019.
Georgia Meloni, che vive con un giornalista televisivo, ha avuto una figlia nel 2006.
Alla fine del 2012, stufo del dissenso della destra, ha fondato Fratelli d’Italia con altri oppositori del berlusconismo ed è tuttora all’opposizione.
Gli sono stati offerti diversi portafogli ma ha rifiutato. Compreso Mario Draghi, l’ex governatore della Banca centrale europea – istituzione che odia – che nel febbraio 2021 ha formato un gabinetto di unità nazionale per salvare l’Italia dalla crisi sanitaria ed economica.
“L’Italia ha bisogno di un’opposizione indipendente”, ha detto. In nome di questa libertà, sinonimo di sovranità, questo altandista condanna l’occupazione dell’Ucraina da parte di Mosca fin dal primo giorno.
Poi i suoi “migliori amici” politici nell’UE venivano dalle ex repubbliche sovietiche: Viktor Orbán in Ungheria e Jaroslaw Kaczynski in Polonia.
Un rapporto sereno con il fascismo
Giorgia Meloni e il suo partito sono i successori del Movimento Sociale Italiano (MSI), partito neofascista formatosi dopo la seconda guerra mondiale. Tratto da MSI, il logo di Fratelli d’Italia è una fiamma tricolore verde-bianco-rosso, con un disegno simile a quello vecchio. Nazionale leader In Francia.
Sa anche che se vuole rinunciare a una frangia della sua base che rivendica questo passato, per vincere, deve allargare il suo elettorato e consolidare l’ala moderata della sua famiglia politica.
Dimostra che garantisce “la liberazione ideologica dai principi e dai simboli fascisti”. RepubblicaMa il suo racconto è “contraddetto dai fatti”, secondo il quotidiano di centrosinistra, che indica una parte dell’entourage e della base del partito sensibile alle proprie radici.
«Ho un rapporto tranquillo con il fascismo», spiega Georgia Meloni. In un perfetto equilibrio, ammette che Mussolini ha “fatto molto” senza assolverlo dai suoi “errori”: leggi razziali, andare in guerra, dittatura.
E per chiarire: tra le sue fila, “non c’è spazio per fascisti, razzismo e antisemitismo”.