Mentre all’inizio del conflitto Netanyahu chiedeva ai palestinesi di spostarsi verso il sud dell’area, ora l’esercito israeliano chiede loro di evacuare prima di possibili attacchi. Scopri i fatti chiave del conflitto di giovedì 21 dicembre in Medio Oriente.
Nel 76° giorno della guerra tra Hamas e Israele, entrambi gli schieramenti sembrano inviare sempre più segnali a favore di una nuova tregua, mentre i combattimenti continuano. Giovedì 21 dicembre l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di una nuova città nel sud della Striscia di Gaza, mentre il ministero della Sanità di Hamas aveva annunciato il giorno prima un nuovo bilancio delle vittime. Attualmente in Palestina si contano 20.000 morti, la stragrande maggioranza dei quali sono donne, bambini e minori di 18 anni. Segui le notizie dal Medio Oriente durante il giorno.
Israele chiede l’evacuazione di Khan Yunis, la più grande città nel sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha ordinato“evacuazione immediata” Dalla zona “copre circa il 20%” Dalla città di Khan Yunis, riferendosi ad un rapporto pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA). Secondo l’organizzazione, l’area ospitava più di 111.000 residenti prima che iniziasse l’attacco israeliano, ma la città ora comprende 141.000 residenti, molti dei quali sono fuggiti dai combattimenti in 32 campi. Dall’inizio del conflitto, l’esercito israeliano ha emesso ordini di evacuazione ai civili prima di lanciare raid a Gaza.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha commentato la posizione americana. Giovedì il Consiglio di Sicurezza dell’ONU proverà nuovamente a parlare con una sola voce nel voto più volte rinviato su una risoluzione volta ad aumentare gli aiuti alla Striscia di Gaza. Con la posizione sospesa degli Stati Uniti, il Consiglio, ampiamente criticato per la sua inerzia dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, negozia diligentemente da diversi giorni questo testo, sostenuto dagli Emirati Arabi Uniti. Il voto, previsto per lunedì, è stato rinviato più volte, l’ultima volta mercoledì su richiesta degli americani, che avevano posto il veto su un testo precedente che prevedeva il voto dell’8 dicembre. “Cessate il fuoco umanitario” Nella Striscia di Gaza, le forze israeliane l’hanno bombardata in risposta all’attacco sanguinoso e senza precedenti lanciato da Hamas il 7 ottobre. Mentre la catastrofica situazione umanitaria a Gaza continua a peggiorare, la maggior parte dei membri del Consiglio sembra intenzionata a evitare di usare nuovamente il proprio potere di veto. Facendo riferimento all’a “Una cessazione urgente e permanente delle ostilità” Secondo fonti diplomatiche, ad esempio, è stato cancellato su richiesta degli americani.
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