Influenza aviaria nelle tende: “Per il pollame cerimoniale, ora si gioca”

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Influenza aviaria nelle tende: “Per il pollame cerimoniale, ora si gioca”

di base
Se nei giorni scorsi nel Gers l’andamento dell’epidemia epidemiologica sembra rallentato nonostante la conferma di un nuovo focolaio a Ségos, gli addetti ai lavori restano desiderosi di provare a salvare la produzione destinata alle festività di fine anno.

Ci saranno Poultry Gears sulle tavole a Natale? Questa domanda sta bruciando molte labbra in questo momento, dal momento che il virus H5N1 ad alta patogenicità sta circolando in reparto nelle ultime settimane.

Secondo i dati forniti dalla Prefettura di Geres, almeno 760.000 animali (625.000 anatre e 135.000 polli) sono stati evacuati dal primo caso rilevato in primavera, il 4 maggio a Colomé-Mondipat. Giovedì 1 è stato confermato anche un nuovo focolaioLui è giugno a Segos, portando a 56 in un mese il numero di focolai identificati nello stato di Khiam.

Quanto basta per mantenere un clima preoccupante all’interno di un settore che già programma le feste di fine anno, periodo cruciale per l’intera professione. “Per il pollame da cerimonia, ora viene giocato”, concorda Benjamin Constant, presidente dell’Associazione Gers per la promozione del foie gras. Continua: “Siamo in prima linea nel trovare tutti i mezzi per non metterci più in difficoltà con i nostri prodotti premium che vogliamo salvare e che dobbiamo fornire”.

“Una situazione più tranquilla, ma non necessariamente stabile”.

Il rallentamento dell’evoluzione del virus visto negli ultimi giorni, nonostante le rivelazioni dell’epidemia di Ségos, fa ben sperare, anche se è chiaro che la prudenza è ancora d’obbligo. “Abbiamo una situazione più tranquilla, è chiaro, ma non necessariamente stabile”, testimonia Bernard Malaberadi, presidente della Camera dell’agricoltura del Gers, consapevole delle grandi questioni che si profilano. E sottolinea: “Dovremo ridare stabilità alla situazione nei prossimi giorni, e pulire e disinfettare tutte le aree in modo da sperare di avere un calendario per la ripartenza, e per la ripresa della vaccinazione”.

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Se il Dipartimento dell’agricoltura e dell’alimentazione ha già approvato il rilascio del vaccino a settembre, Bernard Malaberadi non dispera di vedere il Gers beneficiare di un’esenzione dall’estate. “La nostra richiesta oggi è davvero quella di essere un’area prioritaria per il lancio della vaccinazione”, afferma.

Oltre al vaccino, il Paese dovrebbe fare uno sforzo anche in termini di indennizzo. “Vogliamo che avvenga rapidamente. Le scadenze umane ed economiche non sono più sostenibili”, aggiunge Benjamin Constant. Dato il contesto attuale, le prossime settimane saranno quindi cruciali. “Quello che sta succedendo è difficile per tutti. Mi aspetto che il resto di noi sia in uno stato d’animo e nella voglia di ricominciare”, conclude Bernard Malaberadi.

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