Lunedì le catene di supermercati spagnole hanno respinto la proposta del governo di congelare temporaneamente i prezzi di un paniere di beni di prima necessità per mitigare l’impatto dell’inflazione e hanno invece chiesto tagli alle tasse. Brutte notizie per gli organizzatori della gara di Perthos e La Jonqueira.
La proposta, che cercava un accordo con i rivenditori per offrire prodotti freschi, inclusi pesce, carne e uova, a un prezzo fisso fino a gennaio, ha suscitato scetticismo da parte di altre aziende e opposizione, che vedono in questo una regolamentazione dei prezzi.
I rappresentanti dei supermercati, che lunedì hanno incontrato il ministro del Lavoro Yolanda Diaz e il ministro dei consumatori Alberto Garzon, hanno affermato di aver già attuato molti sconti e lo stavano facendo ‘Sforzo straordinario’ Per evitare di addebitare ai consumatori costi più elevati il più possibile.
Le tre associazioni presenti all’incontro rappresentano il settore dei supermercati in Spagna, tra cui il Gruppo Carrefour, Alcampo, il distributore Auchan, El Corte Inglés o Mercadona, la catena numero uno del Paese con una quota di mercato del 25%. “Se provi a fissare un prezzo fisso per i cestini, stai cercando di distorcere il rapporto tra le stesse società di distribuzione e i fornitori”ha affermato Javier Milan-Astrai, presidente dell’Associazione Nazionale Grandi Distributori (ANGED).
Quest’ultimo chiede invece al governo di ridurre l’imposta sul valore aggiunto su alcuni prodotti. Carrefour a déclaré la semaine dernière qu’il proponerait aux consommators espagnols un panier de 30 produits de base pour 30 euros, mais c’était avant la proposition du gouvernement et cela n’incluait pas les produits’ frais adminis sur voir que l’administrative la lista. L’inflazione ha raggiunto il 10,3% in un anno ad agosto in Spagna.
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