MAP – Ora in maggioranza in 23 province della Francia Il 28 dicembre la quota della variante Omicron ha raggiunto addirittura il 60% in 10 dipartimenti, di cui uno in Nouvelle-Aquitaine
Questo martedì 28 dicembre È stato registrato un numero record di infezioni da Covid-19 con quasi 180.000 casi in 24 ore.
In Francia, lo screening, cioè l’analisi dei test per identificare la variante all’origine dell’infezione, consente di monitorare la proporzione delle varianti. Dall’inizio di giugno 2021, durante lo screening, sono state ricercate tre mutazioni significative: mutazione E484K (varianti Beta e Gamma), mutazione E484Q (molto rara) e mutazione L452R (specifica per diverse varianti inclusa la variante delta).
L’assenza di quest’ultima mutazione (L452R) indica che il tipo di variante è sconosciuto, ma dalla fine di novembre 2021 c’è un forte sospetto che si tratti di una variante di Omicron. Pertanto, è possibile, sezione per sezione, dire dove la variabile Omicron guadagna status sulla variabile delta e dove si trova e ancora molto poco.
Due divisioni in Nuova Aquitania con fino al 50% di Omicron
Per il periodo compreso tra il 19 e il 25 dicembre 2021 (ultimo dato disponibile), la quota della variante Omicron tra i test esaminati è in media del 30,2% in Francia.
La quota della variante Omicron tra i test esaminati è pari o superiore al 50% in 23 dipartimenti, tra cui Deux-Sèvres e Charente, della Nuova Aquitania. In 10 di essi, il rapporto è maggiore del 60%:
– Parigi 66,6%
– Dox Sever 66,7%
– Alta Savoia 73,3%
– Aveyron 80%
– savoia 90%
– Ardenne 100%
– Corso caldo 100%
– Maine E-Loira 100%
– Maggio 100%
– Tarn e Garonna 100%
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