In Italia la RAI è al centro delle polemiche legate al conflitto di Gaza

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In Italia la RAI è al centro delle polemiche legate al conflitto di Gaza

Gli echi della guerra di Gaza continuano a farsi sentire in Italia, dove maggioranza e opposizione hanno trovato un terreno comune nel chiedere un cessate il fuoco, ma dove una controversia legata al conflitto si sta preparando attorno a un pubblico audiovisivo già nervoso. Mercoledì 14 febbraio sul palco del Festival della Canzone di Sanremo, l'evento culturale più importante dell'anno in Italia, si è continuato a discutere degli eventi di sabato 10 febbraio, organizzati e trasmessi dall'emittente pubblica RAI. .

Nel finale della serata, il rapper italo-tunisino Cali ha concluso la sua performance parlando del massacro in corso nella Striscia di Gaza e cantando al pubblico “Stop al genocidio”. L'altro giorno sui social “vergogna” La scena di Sanremo è vera “Sfruttati per diffondere odio e provocazioni in modo palese e sconsiderato”Ricordando la sorte delle vittime delle stragi del 7 ottobre 2023, ci rammarichiamo che non siano state oggetto di manifestazioni di solidarietà durante il festival.

La reazione della Rai ha riacceso polemiche e accuse di servilismo al potere politico delle emittenti pubbliche da quando Giorgia Meloni è subentrata alla presidenza del Consiglio italiano. La conduttrice Mara Venier, nel corso di uno spettacolo di intrattenimento della trasmissione domenicale di RAI 1, ha letto uno straordinario comunicato stampa del direttore generale della Rete Pubblica, Roberto Sergio, in risposta all'evento del giorno precedente, oltre ad esprimere la sua solidarietà al popolo israeliano. Le vittime palestinesi del conflitto hanno suscitato applausi e fischi da parte del pubblico.

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Il rapper Khali, che era di nuovo in onda, è riuscito a parlare sullo stesso set. Tuttavia, nel corso della stessa trasmissione, il dibattito sulla libertà dei canali pubblici è stato alimentato dall'annuncio diplomatico ma fermo che il discorso del cantante Darkon D'Amico si concluderà a favore di una politica più favorevole all'immigrazione. Contributo economico degli immigrati residenti in Italia.

“Prende piede una forma di autocensura”

“Il comunicato è stato letto in diretta, l'incidente del migrante spaventa un'azienda, ha paura delle pressioni politiche, ha paura di ritirarsi dalle tasse… prende piede una sorta di autocensura” , Un dirigente della Rai ha espresso rammarico a condizione di anonimato. Tuttavia, l’influenza e la presenza delle forze politiche nella gestione della Rai non è una novità. Dagli anni ’70 i partiti determinano gli equilibri politici della radiodiffusione pubblica. Sei dei sette seggi del consiglio RAI sono attualmente assegnati da entrambe le camere del Parlamento e dal governo.

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