La proposta del ministro dell’Istruzione varierebbe gli stipendi degli insegnanti da regione a regione, con gli insegnanti del nord Italia meglio pagati che del sud.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara lancia un sasso nella piscina. Crede che oggi le scuole pubbliche in Italia abbiano bisogno di una nuova forma di finanziamento per coprire gli stipendi degli insegnanti. Il ministro propone di aprire le scuole pubbliche ai finanziamenti privati e di differenziare a livello regionale gli stipendi in base al costo della vita. Chiaramente gli insegnanti dovrebbero essere pagati meglio al Nord che al Sud perché al Nord la vita è più cara.
>> I “compiti aggiuntivi” verranno aumentati? Gli insegnanti francesi dicono di essere “già sommersi”.
Nel Paese le reazioni sono forti: iniziativa “Razzismo e discriminazione”, idea “Vecchio e regressivo”, “Torna indietro di cinquant’anni”, Sindacalisti e politici moltiplicano le critiche. Ma alcuni non si stupiscono, perché l’autonomia differenziata è un progetto portato avanti dalla Lega di Matteo Salvini e dal ministro dell’Istruzione. L’opposizione afferma che l’obiettivo è quello di regionalizzare le scuole in modo che il personale non dipenda più dallo Stato. Ellie Schlein, la candidata a succedere a Enrico Letta alla guida del Pd, non ha dubbi sul piano della destra: “L’idea di proprietà è che le scuole per i ricchi nei quartieri di lusso siano in grado di attrarre finanziamenti privati per aumentare gli insegnanti e i loro stipendi e abbandonare le scuole per i poveri”.
“Questa destra sta mostrando il suo vero volto, preferendo dividere il Paese invece di colmare le sue fratture”.
Ellie Schlein, democratica
L’impatto di questa riforma sarà ancora maggiore “Basta dividere il Paese” Da parte sua, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) lo condanna. “Sarebbe pazzesco.”, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Da parte sua, il ministro dell’Istruzione ha cercato di chiarire il suo pensiero, confermando che non stava mettendo in discussione lo status o il contratto degli insegnanti, ma che si dovrebbe discutere del costo della vita.
I capi sono per la riforma
L’Associazione Direttori Istituzionali si dice d’accordo con la proposta del Ministro. Per questa associazione, c’è una vera differenza tra Nord e Sud. Una famiglia dell’Italia nord-occidentale ne spende in media 2 A sud di 700 euro al mese ne spende meno di 2 000 euro. Nel settore privato, gli stipendi sono mediamente inferiori del 10% al Sud rispetto al Nord.
Storicamente, il divario salariale pubblico finì nel 1972, impedendo al Sud di diventare ancora più povero e di perdere i suoi insegnanti. Gli insegnanti italiani sono oggi tra i meno pagati in Europa. Pertanto, i sindacati hanno chiesto che a tutti venga dato un aumento di stipendio.
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