Finalmente ! Una breve parola per riassumere questa lunga attesa. A causa di slittamenti nella pianificazione, questo progetto durato sedici anni e cinque mesi (compresi undici anni e undici mesi di ritardo, poiché inizialmente avrebbe dovuto essere completato nel giugno 2012) sembrava infinito. Ma è chiaro che tutto finisce per accadere: con l’imminente annuncio del primo carico utile di carburante, il Gruppo Generale EDF si appresta a formalizzare, nei prossimi giorni, Messa in servizio del suo reattore nucleare di terza generazione, l’ormai famoso EPR (European Pressurized Reactor) presso la centrale elettrica di Normandy Flamanville (Manche). L’Autorità per la Sicurezza Nucleare (ASN) ha concesso l’autorizzazione martedì 7 maggio, Cioè esattamente seimila giorni dopo la posa del primo cemento nell’edificio nucleare, il 3 dicembre 2007.
Il primo carico, il vero avvio dell’EPR, richiede diversi giorni di lavoro – senza ulteriori dettagli, in questa fase, da parte del FES. Un compito delicato attende le squadre: devono calare 241 gruppi di combustibile dal bacino di stoccaggio sul fondo del contenitore del reattore, che è alto 10,6 metri.
Già ricevuto tra ottobre 2020 e giugno 2021, Tutte queste “anomalie” includono le “matite”, cioè le guaine che contengono i pellet di uranio. Questo esercizio è simile ad un altro esercizio più regolare: ogni anno o ogni anno e mezzo, a seconda del modello, l’operatore ricarica parzialmente i suoi 56 reattori già operativi nel Paese.
Piena potenza
Diverse fasi, dopo il primo caricamento, rimarranno in programma per il 57° reattore. Innanzitutto, nelle prossime settimane verranno condotti test per consentire la divergenza, cioè l’inizio della fissione nucleare. Poi, in linea di massima, dall’estate, sarà il momento di collegarsi alla rete elettrica. Solo grazie a questo accoppiamento, quando il reattore raggiungerà il 25% della sua capacità, le sue turbine alte 70 metri potranno iniziare a fornire elettricità alle case francesi.
“La fissione, in altre parole la reazione a catena dei neutroni, può avvenire solo in modo molto graduale“, ricorda Emmanuelle Galichette, professoressa e ricercatrice in scienze e tecnologie nucleari presso l’Istituto Nazionale di Arti e Mestieri. Non puoi essere subito al 100%. » Si annuncia invece il pieno vigore per la fine dell’anno in corso.
“Alcuni test possono essere eseguiti solo dopo che il reattore è stato caricato, per verificare i presupposti dimostrativi di sicurezza.”aggiunge Karen Hervieux, vicedirettore generale dell’Istituto per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare. Ad esempio, l’EDF deve testare il comportamento del reattore e la sua capacità di fermare la reazione a catena entro il periodo di tempo previsto, in caso di incidente o incidente. “Questo parametro richiede il controllo del tempo di caduta dei gruppi di controllo [matériaux chutant automatiquement pour absorber les neutrons et stopper le réacteur en cas de problème] »precisa MIO Hervio.
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