La NASA e l'Agenzia spaziale europea (ESA) questa settimana hanno rivelato immagini di 19 galassie a spirale, alcune delle quali si trovano a più di 60 milioni di anni luce di distanza. Un nuovo traguardo tecnico raggiunto grazie al telescopio James Webb.
Vorticoso nello spazio. Questa settimana, la NASA e l'Agenzia spaziale europea (ESA) hanno rivelato immagini altamente dettagliate scattate dal telescopio James Webb. Catturato dalla CNN giovedì 1 febbraio, mostra 19 galassie a spirale e le decine di milioni di stelle che questi sistemi contengono.
Queste osservazioni potrebbero aiutare gli astronomi a comprendere meglio la formazione stellare e l’evoluzione delle galassie a spirale come la nostra Via Lattea. Spiegano i media americani.
Stelle molto giovani
Sul suo sito webLa NASA spiega che i dati MIRI fanno luce sulle stelle che non si sono ancora formate, che sono ancora intrappolate nel gas e nella polvere.
Le “stelle più nuove” si trovano all'estremità dei picchi polverosi, conferma Eric Rozolovsky, professore di fisica all'Università di Alberta a Edmonton (Canada).
Queste galassie si trovano a decine di milioni di anni luce dalla Via Lattea e sono state osservate nella luce infrarossa nell'ambito del programma “Vangs”, al quale partecipano più di 150 astronomi.
Secondo la NASA, il telescopio James Webb ha abbastanza carburante per funzionare per 20 anni. I ricercatori di tutto il mondo possono riservarsi del tempo per osservare con il telescopio, il cui programma è attentamente sviluppato con incrementi di un anno.
Da quando è stato acceso sono state scattate decine di immagini straordinarie: la pioggia di sabbia sul pianeta “zucchero filato”, la nascita di una cinquantina di stelle e tante altre nebulose e galassie.
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