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Isaac Asimov (1920-1992) è uno di quei rari scrittori che ha partorito l’universo al punto da influenzare l’immaginazione di diverse generazioni di lettori, arrivando addirittura ad emergere come una sorta di profeta.
E il formato inquietante che il regista Matthias Terry ha scelto per il suo film, Lo strano testamento del padre dei robot, mostra, con il senno di poi, di essere particolarmente attuale. Riassumiamo il dispositivo: trent’anni dopo la morte di Asimov, fu ritrovata una cassetta VHS, contenente una lettera dello scrittore agli esseri umani nel ventunesimo secolo.e secolo. Questo monologo, pronunciato da – assolutamente sbalorditivo – l’avatar del romanziere è stato ricreato dall’intelligenza artificiale da appunti che aveva già preso in pubblico, intervallati da brani di interviste televisive.
Ciclo di lettori Istituzione Lo vedrai senza dubbio come un cenno ai messaggi che la figura centrale dell’affresco, Harry Seldon, ha inviato attraverso i secoli ai suoi lontani eredi, ma è anche una scusa per una discussione molto interessante sul ruolo sociale della scienza e un interesse per la fantascienza come luogo per esplorare tutte le possibilità.
anticipare il futuro
“Non vedo i miei libri come profezie, ma come possibili scenari per la storia umana”.E il Lo scrittore dice come per dire che il suo obiettivo non è quello di predire il futuro. L’idea che una cosa del genere potrebbe un giorno essere possibile è, d’altra parte, al centro della sua creazione immaginaria più compiuta, Istituzioneche ci racconta come, in un futuro molto lontano, uno scienziato geniale inventi una scienza chiamata “storia psicologica” per prevedere con certezza il futuro, secondo la legge dei grandi numeri.
Quindi, questa conoscenza consentirà a coloro che la padroneggiano di influenzare profondamente il corso degli eventi: “È come immaginare un branco di cavalli al galoppo. Puoi calcolare il momento esatto in cui un piccolo impulso crea una paura improvvisa, cambiando direzione per portarli dove vuoi”L’autore spiega.
E ‘possibile una cosa del genere? auspicabile? Cosa rimarrebbe allora degli individui e del loro libero arbitrio? Queste domande etiche sono la vera questione di Istituzione Oltre a rivedere il resto del lavoro di Asimov, in particolare le sue storie sui robot.
Lo scrittore americano era convinto che in futuro gli scienziati avranno un ruolo centrale nelle nostre società, il che comporterà enormi responsabilità: “Se i giovani immaginano che gli scienziati, nel loro progresso, causino incautamente tutti i tipi di effetti collaterali e se ne lavano le mani incautamente, allora gli scienziati diventeranno i cattivi della storia umana”.
Un uomo che non credeva negli scienziati pazzi non era necessariamente ingenuo e sapeva che senza garanzie la scienza poteva essere pericolosa. Il migliore di questi, ha detto, era la conoscenza del pubblico in generale.
Isaac Asimov, il meraviglioso padre della roboticaE il Documentario di Mathias Terry (Fr., 2020, 55 min). Su Arte.tv fino al 4 aprile 2023.