Tutti gli imballaggi nell’Unione Europea dovranno essere riciclabili a partire dal 2030.
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Lunedì 4 marzo l’Unione Europea ha deciso di rendere i suoi imballaggi rispettosi dell’ambiente, vietando i contenitori di plastica monouso nei suoi bar e ristoranti entro il 2030. I contenitori di carta e cartone continueranno ad avere la licenza.
Dopo ardue negoziazioni, eurodeputati e Stati membri hanno concordato questo testo chiave del “Green Deal” che fissa l’obiettivo di ridurre il volume totale dei rifiuti del 5% entro il 2030 (rispetto al 2018). imballaggi nell’UE, quindi al 10% nel 2035 e al 15% entro il 2040.
Soprattutto, tutti gli imballaggi nell’UE devono essere riciclabili a partire dal 2030, e anzi essere riciclati. “Sulla bilancia” Entro il 2035, per favorire lo sviluppo dell’economia circolare, si legge in un comunicato parlamentare.
Conferma definitiva prima dell'entrata in vigore dell'accordo
Contemporaneamente sono vietati anche altri imballaggi in plastica monouso: flaconi in miniatura per shampoo negli alberghi, piccoli contenitori per salse, pellicole protettive che circondano le valigie negli aeroporti, imballaggi in plastica per frutta e verdura non trattata, ecc. Allo stesso modo, le borse di plastica dovranno essere troppo leggere per scomparire, salvo alcune eccezioni.
Questo accordo deve ora essere formalmente confermato dai 27 paesi e dal Parlamento europeo in plenaria prima di poter entrare in vigore.
Limitare gli “inquinanti eterni”
Considerando che il riciclo non è sufficiente, la legislazione fissa livelli vincolanti di riutilizzabilità (riutilizzabilità o ricaricabilità) degli imballaggi per diversi settori (e-commerce, elettrodomestici, bevande, birra, ecc.) entro il 2030. Esente il settore vitivinicolo, ad esempio piccoli progetti .
Soprattutto, vengono concesse esenzioni per i paesi che superano i loro obiettivi di riciclaggio di almeno 5 punti percentuali e vengono prese in considerazione. “Sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di prevenzione dei rifiuti”Lo afferma un comunicato stampa diffuso dal Consiglio dell'Unione Europea.
Infine, la legislazione vieta dal 2026 l’aggiunta deliberata di sostanze polifluoroalchiliche onnipresenti (PFAS, “per sempre inquinanti”) negli imballaggi alimentari, ad esempio nelle scatole della pizza, nonostante gli avvertimenti degli scienziati sui loro effetti.
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