Ciao Fabio! Giovedì l’Olympique Lyonnais ha annunciato la fine della collaborazione con Fabio Grosso. Tuttavia la storia era bellissima. Quattordici anni dopo il suo ritiro da giocatore, l’allenatore diventato italiano è stato scelto per agire come vigile del fuoco e aiutare Les Cones a rimettersi in piedi. Una bella prima esperienza ad altissimi livelli per uno che ha avuto un ottimo esordio in Serie B al Frosinone. Ma l’incantesimo non ha funzionato. Dopo più di due mesi sulla panchina olimpica e sette partite (1 vittoria, 2 pareggi e 4 sconfitte), il campione del mondo 2006 era fuori. Ha pagato per le sue decisioni sbagliate, ma anche per le sue scelte a volte molto sorprendenti e per i suoi rapporti complicati con alcuni elementi del gruppo. Una conseguenza inevitabile per molti telespettatori e media francesi.
D’Oltralpe la partenza di Grosso non è passata inosservata. I principali media sportivi, infatti, parlano della fine della sua avventura a Lione Il Corriere dello Sport. “L’avventura di Croeso a Lione finisce”Titolo del rilascio transalpino prima dell’inclusione: “L’ex campione italiano del mondo 2006 era stato chiamato a settembre sulla panchina del Lione per sostituire Laurent Blanc, ma i recenti risultati negativi – altra sconfitta domenica, 2-0 contro il Lille – hanno accelerato la situazione. 1 vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte: Fabio L’esperienza di Grosso si chiude con un piccolissimo record.Il momento drammatico arriva il 29 ottobre quando un autobus del Lione viene attaccato dai tifosi del Marsiglia, ferendo Grosso al volto e annullando la partita.
L’allenatore italiano ha difeso
Da parte sua, il Gazzetta dello Sport Senza scusare tutto, il 46enne ha provato a difendere un po’ di più l’allenatore. “I risultati dal 16 settembre non sono a favore di Grosso, anche se sette partite non bastano per esprimere un giudizio equilibrato sul suo operato. Inoltre, minato dall’incertezza del mercato e delle prospettive, il suo predecessore Blanc è scontento del mercato mentre l’italiano raccoglie la sfida di rilanciare una rosa disorganizzata dalla preparazione estiva.Insomma, Grosso Dopo un anno positivo al Frosinone in testa alla Serie A, un clima pessimo che ha cercato di dirottare il suo entusiasmo e le idee di gioco, invece, dopo la prima sconfitta contro il Brest (1-0), le cose andarono di male in peggio.
La pubblicazione su carta rosa ha successivamente aggiunto: “L’italiano ha chiesto flessibilità tattica e massima disponibilità (contro il LOSC). I cambi tattici durante la partita hanno indebolito ulteriormente una squadra minata dalle tensioni interne tra vecchia guardia e nuova generazione. Il caso di Sergi è emblematico del talento del 20enne maggiore impegno in allenamento e poi in campo. Catta è stato subito spronato da Grosso. Invece il giovane trequartista, che rappresenta un valore di mercato importante per un club in gravi difficoltà finanziarie, è scivolato nell’anonimato. Grosso deve gestire il malcontento dei senatori via Tolisso, Lovren a Tagliafico.E’ il secondo capitano per gol in L1 la scorsa stagione.Anche Lacazette è stato travolto dagli eventi, alla fine incapace di far uscire il gruppo da Ford.
Non è l’unico responsabile
IL GdS Concluse il suo discorso ricordando a Grosso “C’era il rischio di perdere un occhio, ma tra il 2007 e il 2009 ha provato a rimettere in orbita il club”. In effetti, non possiamo togliere il fatto che fosse così coinvolto e disposto a fare qualsiasi cosa per aiutare l’OL. Tutosport Anche Grosso ha commentato il caso. I media italiani hanno citato gli scarsi risultati come un fattore che ne ha accelerato il declino. Ma non solo. Tutosport Cohns ha parlato del comunicato stampa in cui era scritto: “L’Olympic Lyonnais ringrazia Fabio Grosso e i suoi assistenti per il loro impegno e professionalità.” Ai media italiani, all’allenatore e al suo staff”Mi scusi“. Questa è soprattutto un’espressione dignitosa. Lo si può leggere in tutti questi comunicati stampa.
Tutosport Ha poi chiarito: “Fabio Grosso ha sofferto due mesi sulla panchina del Lione. Prima il tecnico italiano ha ricevuto dodici punti di sutura rischiando di perdere un occhio, poi tante incomprensioni con lo spogliatoio: da Tagliafico e Sergi al caso Lacazette, che prima criticò pubblicamente il capitano, poi è partito titolare ma è stato sostituito all’intervallo dell’ultima partita di campionato. Più che di malintesi si può parlare di tensioni. E, come spiegato sul nostro sito, alcuni giocatori del Lione si sono sentiti sollevati dopo l’annuncio della sua partenza. Fabio Grosso ha trovato sostegno in Italia perché le sue cattive decisioni sono state isolate, senza parlare di ingiustizia. Dopo la sconfitta del Lione, è sicuramente un Paese capace di affrontare una nuova sfida.
Pub. IL
Ridiamo