Diverse decine di automobilisti sono stati multati da un radar automatico installato a Bora, sul versante italiano, durante un'operazione a passo di lumaca tra Braille-sur-Roya e Ventimiglia questo sabato.
Sale la rabbia in Val Roya. Disperati, stanchi… gli abitanti si sono riuniti a Breil-sur-Roya, prima di partire in convoglio su strada per Ventimiglia, multati da un radar montato in basso all'uscita di Bora, sul versante italiano della valle. La città di Ventimiglia.
In questo tratto di strada, in linea retta tra due frazioni, il limite di velocità è di 50 km/h. Il radar, che sembra una macchina fotografica e non emette alcun flash, emette multe in modo discreto e gli automobilisti che superano i limiti di velocità vengono multati solo mesi dopo il reato.
“L'unica soluzione è agire legalmente, utilizzare canali legali per competere” Assicura il sindaco di Braille-sur-Roya (LR), costantemente interrogato al riguardo dai suoi elettori.
Ma l'eletto va oltre: chiede la pura e semplice eliminazione di questo radar, che è gestito da una società privata.
A livello politico bisogna contattare le varie autorità italiane per ottenere il ritiro minimo di questo radar, cosa che secondo me viene fatta solo per fare soldi, e non nel reale interesse di lottare contro l'insicurezza stradale.
Sebastien O'Hare (L-R), sindaco di Braille-sur-Roya.
È allo studio una petizione per indagare sul caso italiano. Nel frattempo, gli automobilisti della Valley stanno imparando a togliere il piede dall’acceleratore.
“Appassionato di birra pluripremiato. Estremamente maniaco del caffè. Introverso. Avido specialista di viaggi. Comunicatore a misura di hipster.”