Nei primi scambi asiatici di oggi, la valuta è scesa da 2.006 dollari a 1.990 dollari in un contesto di dollaro USA più forte e rendimenti del Tesoro più alti. L’indice del dollaro USA, che misura la forza della valuta rispetto a un paniere di altre principali valute, è salito a 103,88. Nel frattempo, i rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati del 4,40%. Il movimento del mercato arriva quando l’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è salito a 61,3, dando il tono al sentiment del mercato in vista delle festività del Ringraziamento.
Il calo del metallo prezioso arriva anche sulla scia degli ultimi risultati dei verbali della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) pubblicati martedì. Questo calcolo ha rivelato una preferenza collettiva tra i policy maker per un approccio prudente alla politica monetaria che tenga conto delle attuali condizioni economiche e dei rischi associati.
Gli investitori in oro attendono ora la pubblicazione dell’indice globale dei direttori agli acquisti (PMI) di Standard & Poor’s, che dovrebbe influenzare le tendenze del mercato. Il PMI manifatturiero dovrebbe attestarsi a 49,8 e il PMI dei servizi a 50,3.
Altri indicatori economici che potrebbero pesare sulla fiducia degli investitori includono un forte calo delle richieste di disoccupazione a 209.000 e un calo delle richieste di sussidi permanenti a 1,84 milioni. Nel frattempo, gli ordini di beni durevoli sono diminuiti del 5,4% su base mensile a ottobre, e le aspettative di inflazione per il prossimo anno sono aumentate leggermente al 4,5%, secondo i dati dell’Università del Michigan. Questi segnali contrastanti riflettono un’economia alle prese con pressioni inflazionistiche, pur mostrando segni di resilienza nel mercato del lavoro.
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