Il presidente tunisino denuncia la “mafia” che governa il suo Paese

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Il presidente tunisino denuncia la “mafia” che governa il suo Paese

Il presidente tunisino Kais Saied ha detto, martedì, che il suo paese era così “La mafia ha governato” Attaccando i leader politici accusa di corruzione e afferma di voler combattere ottenendo pieni poteri a luglio.

È un paese con due sistemi. Un sistema chiaro, un sistema di istituzioni, e un sistema vero, che è il sistema della mafia che governa la Tunisia.Qais Saeed ha detto durante la ricezione di esperti legali, secondo un video clip pubblicato sulla pagina Facebook della presidenza. “Non discuterò con i ladri”, Ha aggiunto. Il 25 luglio Qais Saied ha destituito il Primo Ministro, sospeso l’attività del Parlamento, ed ha assunto anche la magistratura, per un periodo di un mese, salvo rinnovo, prima di prorogare tali misure il 24 agosto, “fino a nuovo avviso”.

Riforma della Costituzione

Annuncia la data questo fine settimana “appena possibile” Nuovo governo e discusso l’imminente riforma della costituzione. Il governo verrà, ma bisogna sapere quale politica attuerà. L’obiettivo è rispondere alle richieste del popolo tunisino”.Martedì ha detto. “È fuori discussione avere a che fare con ladri o traditori”., Ha aggiunto. Da diversi giorni i media speculano sull’imminente annuncio della formazione di un governo provvisorio seguito da una revisione della costituzione che dovrà poi essere sottoposta a suffragio universale tramite referendum, prima che si tengano nuove elezioni legislative.

Il teorico del diritto, Kais Saied, si è presentato sin dalla sua elezione a sorpresa con una larga maggioranza alla fine del 2019 come l’ultimo traduttore della costituzione. Ha invocato il suo articolo 80, che prevede l’adozione di misure eccezionali in tal caso ‘pericolo imminente’ Per la sicurezza nazionale, per giustificare decisioni prese più di un mese e mezzo fa. Molti tunisini li hanno accolti con entusiasmo perché, a causa della loro classe politica scontenta, si aspettano un’azione forte contro la corruzione e l’impunità in un Paese con gravi difficoltà sociali ed economiche.

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Ma oppositori, partiti politici, giudici e avvocati hanno detto di temere un “Deriva autoritaria”. Il partito di Ennahda, principale rivale di Kais Saied e che ha conquistato il maggior numero di seggi nel parlamento congelato, ispirato dagli islamisti, ha espresso ‘categoricamente rifiutato’ a partire dal “Qualsiasi commento per attuare la costituzione” dove “Cambiare il sistema politico, magari tramite referendum”.

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