Queste elezioni garantiranno la stabilità del duo Matterella-Drake che da un anno gestisce la ripresa del Paese.
Roma
Quattro giorni prima della fine dell’ordinanza del Presidente Sergio Matterella, Il 3 febbraio i grandi elettori saranno eletti in massa all’ottavo turno… Sergio Mattarella. Un’elezione a seguito dell’accordo di tutte le forze della maggioranza che sostengono il governo Troki nel pomeriggio assicurerà la stabilità dell’alleanza Matterella-Troki per un anno. Gestisce la ripresa dell’Italia. Dopo le prime spettacolari battute d’arresto dei colpi di scena che hanno arrostito una buona dozzina di candidati attraverso il gioco del veto di Groove, l’intera classe politica italiana, di destra e di sinistra, ne è uscita completamente esausta e distrutta. Strategia per sbarazzarsi della disfunzione.
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In effetti, i primi sei giorni di votazioni si sono svolti nel caos più completo, senza che né il partito né alcuna coalizione avessero la maggioranza in parlamento eletto nel 2018. Un parlamento in cui i partiti sono divisi sul candidato da eleggere, in particolare sul candidato Mario Tracy, E non possono più tenere i loro elettori. Mentre tutti si aspettavano l’elezione di Mario Tragi al primo turno, il fatto che nessuno abbia presentato la sua candidatura ha causato più rifiuto che entusiasmo tra i parlamentari che temevano che il parlamento sarebbe presto sciolto. Presidente del consiglio di amministrazione. L’elezione, attesa da mesi ma non preparata da nessuno, è tornata rapidamente al Congresso politico, dove tutti a destra ea sinistra hanno cercato di consolidare la propria leadership nel proprio campo.
Triste commedia
Al quinto giorno il referendum si è trasformato in tragedia, quando il presidente della Lega Matteo Salvini Voleva obbligare presentando la candidatura del Presidente del Senato, Elisabetta Caselli, Senza voci. Un modo per calcolare i suoi poteri sopra ogni cosa ha rivelato che era molto più debole che rivendicare la proprietà. Che l’ha costretta a negoziare con i partiti di centrosinistra, il Bt e il Movimento Cinque Stelle. Hanno provato ad accettare un nome, ma la scelta del capo dell’intelligence Elisabetta Belloni ha suscitato l’ira di Forza Italia e Matteo Renzi. Ci è voluta solo un’ora per grigliare quest’ultima mozione e smantellare tutte le alleanze politiche.
In risposta a questi giorni folli, un evento si è gradualmente imposto parallelamente. Ad ogni elezione, mentre le istruzioni di voto dei dirigenti di partito oscillavano tra schede vuote e astensione, sempre più grandi elettori del centrosinistra hanno iniziato a votare per Sergio Materella spontaneamente. Su 16 voti espressi al primo turno, il presidente uscente ha ricevuto 125 voti al terzo turno, poi 166 voti al quarto scrutinio, 336 voti al sesto e 387 voti questa mattina. Questa ondata proveniente dal grande elettorato è stata come un massiccio appello al Presidente della Repubblica.
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La situazione era così grave che questo sabato mattina, sesto giorno, Mario Draghi ha preso l’iniziativa e ha incaricato la maggioranza di andare da ogni leader e chiedere a Sergio Materella di accettare il nuovo mandato. Per mesi il presidente 80enne ha sempre sostenuto di essere contrario a un nuovo mandato di sette anni. Ma quanto a Giorgio Napolitano Nel 2013, di fronte a una situazione di crisi, ci sarà il senso del dovere Soggetto a multa Prevalso.
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