domenica, Ottobre 6, 2024

Il Papa visita il Nordest, critica la “cultura del rifiuto” e gli “esperimenti populisti”

“La democrazia non è sana nel mondo di oggi” Lo ha rammaricato il Papa nel discorso rivolto alle mille persone riunite al Centro Congressi per celebrare la conclusione delle 50esime Settimane Sociali organizzate dalla Chiesa cattolica italiana.

Senza nominare alcun Paese, ha avvertito Francesco “Esperimenti ideologici e populisti”Lo stesso giorno la Francia vota per il secondo turno delle storiche elezioni legislative nelle quali potrebbe vincere il Raggruppamento Nazionale (di estrema destra).

Le ideologie sono affascinanti. Alcuni lo paragonano al suonatore di flauto di Hamelin. Seducono ma ti portano a rinnegare te stesso“, ha insistito riferendosi alla vicenda tedesca.

In vista delle elezioni europee, i vescovi di diversi paesi hanno già espresso preoccupazione per l’ascesa del populismo e del nazionalismo in Europa, mentre l’estrema destra è già al potere in Italia, Ungheria e Paesi Bassi.

Il leader di 1,3 miliardi di cattolici ha espresso la sua preoccupazione anche per il progresso dell’astinenza nel mondo: “Mi preoccupa il basso numero di persone che andranno a votare: cosa significa?”

chiamando “Allontanarsi dalle polarità impoverinti”George Bergoglio ha elencato gli ostacoli alla democrazia: “Corruzione e illegalità”IL “Il potere dell’autoreferenzialità”Esclusione sociale, emarginazione e abbandono.

“Non c’è posto per i poveri, i non ancora nati, i deboli…”

“Una cultura del rifiuto crea una città in cui non c’è posto per i poveri, i non ancora nati, i deboli, i malati, i bambini, le donne e i giovani.”Se ne è pentito e ha chiesto che la partecipazione fosse incoraggiata fin dall’infanzia.

A Trieste, città di 200mila abitanti situata sulla costa adriatica al confine con la Slovenia, il Papa ha incontrato rappresentanti del mondo accademico e degli immigrati.

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Ha poi presieduto una Messa all’aperto nella piazza principale della città davanti a 8.500 fedeli, secondo il Vaticano, prima di partire per Roma a mezzogiorno.

Si è trattato del terzo viaggio in Italia quest’anno del gesuita argentino, 87 anni, dopo Venezia in aprile e Verona in maggio, e l’ultimo prima del viaggio internazionale più lungo del suo pontificato ai confini dell’Asia e dell’Oceania a settembre.

Nonostante i problemi di salute durante l’inverno che lo hanno costretto a cancellare diversi impegni, François, che usa una sedia a rotelle, è apparso in buona forma nelle ultime settimane.

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