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Abbandonato dai suoi azionisti, il broker, criticato da anni per le sue pratiche commerciali, è in subbuglio su tutti i fronti. Ma continua ancora oggi con attività che utilizzano metodi critici.
Il processo è atteso da molti clienti. Mercoledì 17 gennaio si terrà presso il Tribunale di Parigi la prima udienza di un ampio caso di “pratiche commerciali ingannevoli”. In totale, almeno 535 consumatori che hanno presentato denunce sono in attesa di costituirsi parte civile contro diverse filiali del Gruppo Indexia (ex Gruppo Sfam) e del Gruppo SFK Holding. Loro sono Sfam (Broker assicurativo), Hubside, Foriou, Cyrana e Serena.
Il caso non dovrebbe essere esaminato nel merito fino al prossimo settembre, ma questa udienza preparatoria rappresenta un primo passo per le vittime, alcune delle quali si sono viste detrarre ingiustificatamente dai loro conti importi fino a 25.000 euro. Dicono di essere stati sottoposti a qualcosa di più che semplici tattiche di vendita discutibili, insieme a un vero e proprio percorso a ostacoli nel tentativo di rescindere il contratto o ottenere un risarcimento. Procedure che l'azienda aveva consapevolmente messo in atto.
Online basta digitare “Sfam” o “Hubside” per vedere lo scorrimento, Sui forum dei consumatori Oppure negli articoli dei giornali regionali, la stessa critica: le società Indexia, così come i negozi Hubside, specializzati nella rivendita di oggetti multimediali nuovi o ricondizionati, sono accusati di modalità di vendita forzata di abbonamenti o di assicurazioni ambigue, di sconti frequenti e ingiustificati che talvolta possono andare fino a diversi
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