Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU rinvia nuovamente il voto su Gaza

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Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU rinvia nuovamente il voto su Gaza

Testo significativamente rivisto, che gli Stati Uniti dichiarano di poter sostenere

Secondo fonti diplomatiche, il voto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è previsto per venerdì, ma il nuovo testo non assomiglia più alla versione che gli Emirati Arabi Uniti hanno presentato domenica.

Il nuovo progetto di risoluzione, redatto giovedì e visionato dall’Agence France-Presse, chiede… “Adottare misure urgenti per consentire un accesso umanitario immediato, sicuro e senza ostacoli e per creare le condizioni per una cessazione permanente delle ostilità”.. Facendo riferimento all’a “Una cessazione urgente e permanente delle ostilità” Quella del primo testo è scomparsa, così come la richiesta meno diretta nella versione successiva di a “Cessata urgente delle ostilità”.

“Abbiamo lavorato duramente questa settimana con gli Emirati Arabi Uniti e con l’Egitto per trovare una soluzione che possiamo sostenere”.L’annuncio è stato dato giovedì sera dall’ambasciatore americano presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield. “Il progetto di risoluzione non è stato indebolito. Il progetto di risoluzione è molto forte e ha il pieno sostegno del gruppo arabo”.Lei confermò, credendo che ciò lo avrebbe consentito “Fornire aiuti umanitari a chi ne ha bisogno”.

Il Consiglio, ampiamente criticato per la sua inerzia dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, conduce da giorni difficili negoziati, mentre le Nazioni Unite lanciano l’allarme sull’insicurezza alimentare. “Senza precedenti” La sofferenza della popolazione di Gaza, che ora è minacciata dalla carestia.

Il voto, inizialmente previsto per lunedì, è stato rinviato più volte, anche mercoledì, su richiesta degli americani. Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, il Consiglio ha potuto rompere il silenzio solo una volta, con la risoluzione del 15 novembre che chiedeva “Pause umanitarie”. Nel giro di due mesi furono respinti altri cinque testi, due dei quali a causa del veto americano, l’ultimo dei quali l’8 dicembre. Gli Stati Uniti quindi, nonostante le pressioni senza precedenti del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, hanno impedito la richiesta di cessate il fuoco. “Cessate il fuoco umanitario”Questo è qualcosa che anche Israele considera inaccettabile.

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Nelle ultime ore i negoziati si sono concentrati sulla richiesta di istituire un meccanismo per monitorare gli aiuti “Esclusivamente” Dalle Nazioni Unite, per garantire la natura “Umanità” Consegna. Israele, che vuole mantenere il controllo sui convogli umanitari, si è opposto a questo meccanismo e il riferimento al controllo esclusivo dell’ONU è scomparso dall’ultimo testo visionato dall’AFP.

Altro punto controverso è l’assenza di una condanna di Hamas, e perfino del nome, sempre nel testo, criticato da Israele e Stati Uniti. La nuova bozza di risoluzione ha revocato la condanna “Tutti gli atti terroristici”ma anche da “Tutti gli attacchi indiscriminati contro i civili” Presente nelle versioni precedenti.

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