Dopo aver tagliato 18.000 posti di lavoro a gennaio, il CEO di Amazon ha annunciato lunedì che verranno tagliati altri 9.000 posti di lavoro.
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Piano licenziamenti di Amazon. Il direttore generale dell’azienda, Andy Jassy, ha annunciato lunedì 20 marzo, in una lettera ai team del gruppo, che sarebbero stati tagliati 9.000 posti di lavoro. Questi tagli si aggiungono ai 18.000 tagli di posti di lavoro già annunciati a gennaio. “A causa dell’incertezza economica e della mancanza di visione nel prossimo futuro, abbiamo deciso di ridurre i nostri costi e la nostra forza lavoro”.ha spiegato il CEO, subentrato al fondatore Jeff Bezos nel luglio 2021.
Andy Jassy ha spiegato che la maggior parte di queste nuove interruzioni di lavoro riguardano il business del remote (cloud) computing Amazon Web Services (AWS), la divisione PXT dedicata alla gestione delle risorse umane, il personale dedicato alla pubblicità, nonché la piattaforma video Twitch.
Per quanto riguarda i licenziamenti annunciati a inizio gennaio, essi rappresentano circa l’1,7% della forza lavoro di Amazon, che a fine 2022 contava 1,54 milioni di dipendenti nel mondo. Da segnalare che il colosso di Seattle (USA) ha registrato nel trimestre l’ultimo dei 2022. 2022 calo del 98% dell’utile netto, che è stato molto inferiore a quanto previsto dagli analisti.
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