Il cappio si sta stringendo attorno alle commissioni addebitate per i contratti di assicurazione sulla vita

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Credito immagine: 123RF

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Sotto la pressione dell’ACPR, France Assureurs (Confederazione delle compagnie di assicurazione) ha introdotto i primi elementi della metodologia che gli assicuratori sulla vita sono invitati a seguire per moderare il livello delle commissioni pagate dai risparmiatori sul loro contratto.

L’ACPR chiama nuovamente gli assicuratori sui costi dell’assicurazione sulla vita

Lo scorso maggio, l’ACPR ha interrogato gli assicuratori sulle commissioni addebitate sui contratti di assicurazione sulla vita, puntando il dito contro “l’addebito privato delle spese di iscrizione e amministrazione”, in particolare quando i clienti “devono riscattare rapidamente il contratto di assicurazione sulla vita. A causa della mancanza di liquidità”.

Durante la conferenza annuale dell’ACPR del 5 dicembre, il suo vicepresidente, Jean-Paul Vaugere, ha riportato la questione sul tavolo, affermando che “tutti i segnali indicano quindi che una mossa da parte di professionisti sarebbe appropriata o addirittura necessaria”. Ha aggiunto che “l’accumulo di commissioni elevate in alcuni casi può troncare ogni speranza di ritorno”, osservando che “il calcolo di un buon accordo non è ancora stato raggiunto”, esprimendo rammarico per il fatto che il potenziale ritorno sull’investimento avvantaggia solo gli intermediari finanziari. “.

France Assureurs presenta i primi elementi della metodologia

Attraverso un comunicato stampa emesso da France Assureurs, la professione assicurativa ha risposto a questi annunci e ha indicato il suo impegno per questo obiettivo. Impegnata a garantire che l’assicurazione sulla vita rimanga l’investimento preferito dai francesi, l’organizzazione chiede una maggiore vigilanza in questo settore. È stato intrapreso uno studio per capire come aumentare la trasparenza e l’informazione per i clienti da un lato e, dall’altro, per raggiungere la moderazione nel livello delle commissioni pagate dai risparmiatori.

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France Assureurs offre i primi elementi della metodologia che le compagnie di assicurazione sulla vita sono invitate a seguire.

Il consorzio chiede ai propri associati di valorizzare l’esame delle Unità di Conto (UC) richiamate nei contratti confrontando gli oneri di ciascuna unità con un livello di riferimento, ad esempio gli oneri medi per UdC appartenenti ad un insieme coerente, come ad esempio un unico categoria di Indicatore di Rischio (SRRI).

Pertanto, quando i costi di un’unità monetaria sono significativamente superiori al costo medio della sua classe, ad esempio di oltre il 50%, sarà necessario confrontare la sua performance al netto dei costi nel periodo di detenzione consigliato con quella di altre unità . . In caso di prestazioni insoddisfacenti, l’assicuratore dovrà poi porsi la questione dell’importanza di mantenere il proprio riferimento per i nuovi pagamenti.
Nel caso in cui in un contratto vengano inserite nuove UC si può fare un’analisi equivalente applicando, ad esempio, una soglia del 33%.

France Assureurs invita poi gli assicuratori a porsi la questione del mantenimento di un UC in un contratto di assicurazione sulla vita a gestione libera quando l’importo totale dovuto per quest’ultimo è pari a zero.

Infine, a seguito dell’accordo di mercato del 2 febbraio sulla trasparenza dei costi, France Assureurs invita i suoi membri a pubblicare annualmente sul proprio sito web un “Supplemento finanziario” per ogni singolo PER e contratto di assicurazione sulla vita.

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