La giuria indipendente incaricata dalla Red Bull ha appena dichiarato non colpevole Christian Horner. Accusato, senza confermarlo ufficialmente, di condotta sessuale indecente e molestie, il boss della squadra austriaca di Formula 1 è stato quindi scagionato da questa indagine interna. Ciò non esclude in alcun modo un possibile ricorso da parte del denunciante, dipendente della Red Bull.
Attraverso un comunicato stampa semplice e conciso, la Red Bull ha diffuso l'informazione nel tardo pomeriggio di mercoledì: “L'indagine indipendente sulle accuse contro il signor Christian Horner è stata ora completata. La Red Bull può confermare che le lamentele sono state respinte. Ovviamente il denunciante può presentare ricorso. La Red Bull ha piena fiducia nella completa accuratezza e imparzialità che hanno governato questa indagine. “
Si aggiunge il comunicato stampa : “Il rapporto dell'indagine è confidenziale e anche le informazioni private ricevute riguardo alle parti coinvolte e ai terzi coinvolti nell'indagine rimarranno confidenziali. Per rispetto dei partecipanti non verranno fatti ulteriori commenti. Red Bull continuerà a impegnarsi per mantenere i più alti standard di relazioni industriali. »
Scomodo durante i test pre-campionato
Non sono stati rivelati dettagli sul contenuto delle accuse né sulle argomentazioni della difesa di Christian Horner. La questione non andava oltre la fonte della fuga di notizie, cosa che gli olandesi ammettevano quotidianamente Telegrafo Per rivelare in esclusiva, dal 5 febbraio, l'apertura di un'indagine e le accuse mosse da una dipendente della Red Bull al suo capo.
Il caposquadra era in Bahrein per i test invernali (21-23 febbraio) e si è assicurato di indossare abiti civili nel box della Red Bull, evitando le telecamere e mantenendo segreta la questione in pista. Mentre continua a negare le accuse a suo carico. D'altronde indossava la divisa ufficiale mentre affrontava la conferenza stampa organizzata dalla Formula 1, rifiutandosi di commentare l'indagine in corso, accontentandosi di un rapido chiarimento del dossier. Adesso è fatto.
Una soluzione rapida desiderata dai boss della Formula 1 e dai partner della Red Bull. A partire dalla Ford, futura produttrice americana dei motori della scuderia austriaca. In una lettera inviata alla Red Bull, l'amministratore delegato della Ford, Jim Farley, lo ha espresso “La nostra azienda è sempre più frustrata dalla mancanza di chiarezza e risoluzione che circonda il caso Christian Horner. Ci rammarichiamo inoltre della mancanza di trasparenza nelle indagini in corso nei nostri confronti. Noi come partner aspettiamo chiarimenti e il dossier completo per conoscere tutti i dettagli di questa vicenda”.
L'arrivo di Horner è previsto nel tardo pomeriggio di mercoledì a Manama, in Bahrein, dove questo fine settimana si disputerà il primo Gran Premio della stagione. Non sappiamo ancora se manterrà la carica di presidente della squadra anche se legalmente non ci sono accuse contro di lui. Resta il deficit di immagine subito dall'interessato, dalla Red Bull e da tutti i partner del team.
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