“ Agiamo nel momento giusto del ciclo, perché è allora che la crescita sta per ricominciare », afferma Emmanuel Macron per giustificare il rafforzamento delle norme sull’assicurazione contro la disoccupazione. Per lui questo indurimento è una procedura necessaria Sostenere la prevista ripresa economica. Tuttavia, questa visione è lungi dall’essere condivisa dalla CGT.
L’illusione della prosperità economica
Nel corso di una conferenza stampa dedicata alle dichiarazioni generali sull’industria e sull’ambiente, Sophie Binet, segretaria generale della CGT, ha dipinto un quadro molto fosco della situazione. “E mi sono sottomesso” Lista nera dei piani di licenziamento » Ha sottolineato che, nonostante la leggera ripresa dell’occupazione industriale dal 2019, le ristrutturazioni e i tagli di posti di lavoro sono in aumento. Secondo i dati della CGT, da settembre 2023 sono stati lanciati 130 programmi di protezione dell’occupazione (PSE), che minacciano più di 33.000 posti di lavoro, metà dei quali nel settore industriale. Includendo il subappalto e il lavoro temporaneo, il numero sale a 60.000 posti di lavoro.
Sophie Binet ritiene che i recenti annunci ed eventi del governo, come il vertice Choose France, che mira ad attirare investitori stranieri, non riflettono la realtà economica del paese. ” L’operazione Scegli Francia è l’albero che nasconde la foresta dall’ultima emorragia industriale a cui stiamo assistendo Lo ha annunciato, criticando 15 miliardi di euro di investimenti per creare 10mila posti di lavoro, ovvero Con un costo di 1,5 milioni per posto di lavoro. Ha anche criticato l’uso estensivo degli aiuti pubblici per creare queste posizioni.
Verso una maggiore mobilitazione della CGT
Sophie Binet ha inoltre confermato che, malgrado le dichiarazioni ottimistiche del governo, Il settore manifatturiero francese rappresenta ancora solo il 10% del PILSi tratta di una percentuale molto inferiore alla media europea e alla sua controparte nei paesi OCSE. Ha messo in guardia contro lo sviluppo dei data center in Francia, che secondo lei offre pochissime opportunità di lavoro e danneggia l’ambiente.
Di fronte a questa situazione… La CGT si prepara a potenziare le proprie attività. Sophie Binet ha ricordato le iniziative dell’Unione per incoraggiare un’industria più rispettosa dell’ambiente. Ha menzionato il lavoro svolto con il gruppo “Per un risveglio ambientale” per sviluppare il “Radar dell’ambiente di lavoro”, uno strumento volto ad aiutare i rappresentanti dei lavoratori a valutare l’impatto ambientale delle aziende e formulare proposte concrete con i dipendenti.
Questo strumento, finora riservato al sindacato degli ingegneri, dirigenti e tecnici della CGT, sarà ora accessibile a tutti gli attivisti della CNT. Il piano sarà lanciato martedì 28 maggio, nel corso della Conferenza generale sull’industria e l’ambiente che si terrà presso la sede della centrale elettrica di Montreuil, e che riunisce 700 attivisti.
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