I paesi dell’Unione Europea concordano un testo volto a combattere il “greenwashing”

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I paesi dell’Unione Europea concordano un testo volto a combattere il “greenwashing”

False affermazioni, etichette fittizie, valutazioni climatiche discutibili… Il progetto di legge votato dai Ventisette mira ad abolire tutte le affermazioni ambientali che non si basino su fondamenti fattuali.

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Manifestanti ambientalisti a Francoforte, Germania, 11 gennaio 2022. (ARNE DEDERT/DPA/AFP)

Ventisettesimo attacco “Greenwashing” Marchi. Dopo aver adottato alla fine dello scorso febbraio un testo che vieta le cosiddette affermazioni ambientali “medicinali generici” Lo considerava fuorviante (“Prodotto green” “100% naturale”…), i paesi dell’Unione europea hanno concordato lunedì 17 giugno un testo che vieta il greenwashing di manifesti e altre forme pubblicitarie di grande impatto. “verde”. Guidati dall’Ungheria, che assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell’UE a luglio, i paesi avvieranno i colloqui con il Parlamento europeo per finalizzare la legislazione.

Questo progetto legislativo, che i ministri europei dell’Ambiente si sono incontrati lunedì a Lussemburgo, mira ad essere più ambizioso della posizione adottata dai membri del Parlamento europeo a metà marzo. Lo scopo è quello di eliminare tutte le affermazioni ambientali che non si basano su fondamenti fattuali. “Riciclato”, “CO2 neutro”, “Biodegradabile” : Queste formule devono essere verificate preventivamente “Norme chiare” Sono supervisionati in termini di riciclaggio, sostenibilità, ecc.

Il testo afferma che le asserzioni ambientali devono essere giustificate da dati aggiornati e scientificamente riconosciuti, con tutti gli impatti identificati. I sistemi di certificazione ambientale, soggetti agli stessi standard, dovrebbero essere trasparenti e regolarmente rivisti. Per quanto riguarda l’ecolabel ufficiale ideato dall’Unione Europea, ne sarà esente.

Infine, le aziende devono verificare da sole la validità dei dati “Revisori indipendenti” approvato, pena sanzioni. Per fare ciò, i paesi sostengono l’introduzione di a “procedura semplificata” Per alcuni tipi di reclami e richieste, alle piccole imprese vengono concessi altri 8 mesi per conformarsi alle nuove regole, secondo una dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea. “Sono state aggiunte diverse misure di sostegno per assistere le PMI durante tutta la procedura”, Con linee guida, formazione e anche sostegno finanziario, soprattutto con un obiettivo “Ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori”Lui continuò.

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Il testo attacca anche la compensazione del carbonio, che spesso equivale a piantare alberi o riacquistare crediti di anidride carbonica, pratiche considerate inefficaci rispetto alla riduzione diretta delle emissioni. Gli stati intendono richiedere alle aziende da loro impiegate di dettagliare questi crediti di carbonio e le emissioni totali e quindi di compensarli.

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