Da Camille Corot a Signorini, l’Orangerie della Villa Real di Monza espone 90 opere dei migliori pittori francesi e italiani per rivisitare uno dei movimenti artistici più importanti della scena culturale italiana, in particolare la Scuola di Barbizon. In mostra fino al 21 maggio 2023.
La rivoluzione Machioli in Italia nasce al Caffè Michelangelo di Firenze, ispirata da un gruppo di artisti che lì si incontravano. Tra questi, Telematico Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi e Odoardo Borrani divennero i protagonisti di uno dei grandi cambiamenti della storia dell’arte europea con gli impressionisti.
L’Orangerie della Villa Real di Monza dedica loro una mostra, I MACCHIAIOLI e la scoperta dell’outdoor tra Francia e Italia. Circa 90 dipinti descrivono questo nuovo modo di raccontare il paesaggio e la natura nell’Ottocento. Verniciatura realizzata all’aria aperta grazie all’innovazione dei tubetti colore. pittori “macchie”Le opere infatti, lo stesso desiderio degli impressionisti del gruppo francese di Barbizon come Camille Corot, Constant Troyan, Théodore Rousseau e Jules Dupre, dovevano rivoluzionare la pittura accademica.
Il percorso della mostra si apre con una sezione che ripercorre l’evoluzione della pittura “dal naturale”, a partire dall’esperienza dei pittori francesi della Scuola di Barbizon. Si prosegue con le opere degli artisti italiani Giuseppe e Filippo Polisi o Serafino di Tivoli, grazie alle conoscenze acquisite durante il viaggio a Parigi, portando importanti novità e conferme ai colleghi dei Caffi Michelangelo di Firenze. Attorno ai tavoli di un ristorante fiorentino proprio nella seconda metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento si riunisce un gruppo di giovani artisti mossi dallo spirito di ribellione al sistema educativo e dal desiderio di rappresentare il senso della verità.
Paesaggi e scene di vita
Paesaggio, scene quotidiane e storia sono i tre contesti principali in cui si sviluppa il movimento artistico. I dipinti raffigurano principalmente la campagna fiorentina, Castigliocello, le coste della Toscana e della Liguria.
Scene quotidiane raffigurano braccianti nei campi, mercati del bestiame, monaci che passeggiano in un bacino.
Il viaggio si conclude negli anni Sessanta dell’Ottocento, segnando una crisi per il gruppo. Le opere di questo decennio aprono nuove strade per la pittura italiana ed europea.
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