Il Centro nazionale per la comunicazione sociale lamenta un “calo di un quarto delle presenze in tutti i centri commerciali”.
L’implementazione della tessera sanitaria in alcuni centri commerciali francesi è dannosa per la frequentazione del pubblico a causa di “Confusione totale nella mente dei nostri cittadiniSecondo l’organizzazione dei datori di lavoro del settore, che martedì ne ha chiesto la sospensione.
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Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) afferma “Un quarto in meno di presenze in tutti i centri commerciali“,”Non solo (in) grandi centri commerciali urbani sotto controllo del traffico sanitario che sono fino al 30% -40% ma anche (in) tutti i centri in tutte le regioni».
Richiedi un commento speciale nella capitale
«Una confusione totale negli animi dei nostri cittadini, tra la questione degli oltre 20.000 metri quadrati, il tasso di contagio, i luoghi dove il tasso è basso e dove le ordinanze non vengono ritirate, i reparti dove le ordinanze sono state sospese.“(Evelins, Haut-Rhin, Eason), lunedì ha rimpianto all’AFP il delegato generale del CNCC, Guntran Turing.”L’incertezza è nemica della fiducia e del consumo.Il commento è stato richiesto in particolare nella capitale, e martedì è prevista un’udienza presso il tribunale amministrativo di Parigi.
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All’inizio di agosto, il governo ha chiesto ai governatori di autorizzare un permesso sanitario per i tetti di oltre 20.000 metri quadrati nelle contee in cui il tasso di infezione dell’epidemia supera i 200 ogni 100.000 residenti in una settimana e rimangono nell’area. L’idea di frenare la diffusione della malattia dall’epidemia di Covid-19.
Da allora, il Tribunale amministrativo di Versailles e la Corte di Strasburgo hanno sospeso le ordinanze emesse dalle province nelle rispettive province, sostenendo che impedivano il libero accesso ai beni essenziali.
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Da parte sua, e con l’avvicinarsi dell’inizio dell’anno scolastico, il Centro Nazionale per la Riabilitazione Culturale”Chiedere ufficialmente al governo di sospendere questa misura“chi giudica”Ingiusto verso tutte le famiglie“Spesso disponibile nei supermercati,”Discriminatoria perché altre forme di commercio non sono soggette ad essa” E “Non necessarioPer via del protocollo sanitario ancora in vigore nei negozi.