La Francia si è qualificata per la quarta volta alla finale dei Mondiali espellendo con grande difficoltà il Marocco, grazie ai gol di Theo Hernandez (5) e Randall Kolo Mwani (79) (2-0) mercoledì all’Al Bayt Stadium di Al Khor. I Blues affronteranno l’Argentina in finale domenica (16:00) a Doha, in una partita in cui le due squadre cercheranno di conquistare la loro terza stella mondiale, visto che Lionel Messi giocherà l’ultima partita di Coppa del Mondo della sua carriera. Nonostante il loro vantaggio iniziale, i campioni del mondo hanno lottato per i due terzi della partita, prima che l’arrivo di Randall Kolo-Mwane desse loro un netto vantaggio (2-0). L’ex giocatore del Nantes aveva già giocato la “partita dei parrucchieri”, persa contro la Tunisia nell’ultima gara del girone.
Dopo aver esonerato la Polonia (3-1) negli ottavi, poi l’Inghilterra faticosa ma scioccante (2-1) nei quarti, i Blues sono stati in vantaggio per gran parte della partita contro l’Atlas. Ma il nero ha prevalso. Di fronte ai Tre Leoni, gli azzurri hanno rabbrividito fino alla fine, schiacciando il sinistro, Theo Hernandez, ancora molto fragile. Ma ogni volta, l’uomo e il piede riuscivano a bloccare l’attacco. La più grande risorsa di Didier Deschamps è stata senza dubbio riuscire dove tutto il resto falliva: penetrare nella difesa finora infallibile del Marocco.
Dal quinto minuto Theo Hernandez si trova al posto giusto al momento giusto per concludere, da distanza ravvicinata e in acrobazia, un’azione avviata da Varane e Griezmann (1-0).
Uno scenario insolito per il Marocco
Olivier Giroud ha quasi raddoppiato la scommessa da solo dopo un errore di calcolo del capitano marocchino Romain Sayes, ma il suo tiro ha colpito il palo (17). Il piano sarebbe quindi stato perfetto, come lo aveva immaginato il comandante Hugo Lloris prima dell’incontro: “Dobbiamo attaccare duramente e cercare di sfondare questo muro marocchino il più rapidamente possibile”, ha auspicato. Ma contrariamente a quanto probabilmente sperava il portiere francese, questa apertura non ha scosso il Marocco, uno scenario che non aveva mai affrontato ai Mondiali.
I giocatori di Walid Al-Rakraki hanno dominato la partita, hanno preso possesso della palla e si sono procurati una serie di occasioni da rete. La più bella è stata senza dubbio questa palla acrobatica di Jawad Al-Yamak, che Lloris ha deviato nella sua posizione poco prima della fine del primo tempo (44′). E per tutta la partita, il giocatore con il maggior numero di presenze con la Francia (144) ha parato tentativi marocchini, da capitano ideale, proprio come Ibrahima Konate, che ha sostituito Dayot Upamecano nella formazione titolare. Upamecano e Rabiot non sono riusciti a giocare, indeboliti dalla ondata di freddo.
I marocchini non segnano, nonostante l’ultima chance salvata sulla linea da Jules Conde, molto netta. Nonostante la loro voglia e il tifo di tutto lo stadio, l’ultima selezione africana è ancora in corsa nel primo torneo Kawakib organizzato nel mondo arabo, che “voleva (…) mettere l’Africa sul tetto del mondo. Secondo il tecnico Walid Regragui, i suoi giocatori registreranno ancora la storia della competizione per essere la prima squadra del continente africano a raggiungere le semifinali. Sabato affronteranno la Croazia per il terzo posto. La Francia, ottava campione del mondo a raggiungere le semifinali finali nella prossima edizione, sperano di affrontare il Brasile di Pelé, l’ultima selezione a raggiungere il doppio (1958 e poi 1962).
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