Dopo aver indossato la maglia della nazionale francese il 7 ottobre 2020 in un’amichevole contro l’Ucraina, il centrocampista dell’Olympique Lyonnais Houssem El Aouar ha annunciato il futuro della sua carriera internazionale: il 24enne, infatti, ha annunciato giovedì scorso di aver cambiato il suo stile sportivo. Nazionalità e quindi come la nazionale algerina. Una decisione che entrerà in vigore dal prossimo settembre, di comune accordo con il suo nuovo allenatore, Djamel Belmadi, per consentirgli di ritrovare i migliori livelli fisici prima di difendere la maglia biancoverde, come vi abbiamo svelato in esclusiva sul nostro sito web.
In un’intervista ai media ufficiali della Federcalcio algerina, il nuovo nazionale dei Verdi ha comunque espresso rammarico per la sua prima scelta per la maglia azzurra, prima di ritirarsi dopo due anni e mezzo: “Posso capire alcuni pensieri. Non è una scelta ipotetica. Se fosse così, ormai non l’avrei fatto. Onestamente, una volta che ho scelto di unirmi alla squadra francese, ho provato, semplicemente, rammarico. Sul mio parte, personalmente, non ho fatto la scelta che mi si addiceva.” . Le dichiarazioni che hanno fatto reagire molti seguaci del pallone tondo, in particolare Raymond Domenech…
Awar si rammarica dei suoi commenti sui Blues
L’ex tecnico della nazionale francese, infatti, lo ha criticato per aver considerato l’Algeria una seconda scelta dopo il suo declino al club, che ha chiuso la porta ai Blues. Direttore preoccupato, in un’intervista TelepiedeVoleva chiarire le cose sulle sue ultime parole: “È una mia scelta, e poi sono pronto ad affrontarla. Quello che ho detto è che rimpiango di non aver scelto l’Algeria prima, non è un’opzione contro la Francia. È una mancanza di rispetto per il nostro Paese perché ci sono buoni giocatori in Algeria. C’è una molti giocatori africani che sono tra i migliori al mondo: Mane, Mahrez, Salah, Osimhen. Non è affatto un’opzione predefinita”.
Sempre al microfono TF1l’ex nazionale francese della Spagna (15 presenze, 4 gol) è consapevole delle esigenze che dovrà affrontare per vincere su ordine di Djamel Belmadi e conquistare così il cuore di oltre 44 milioni di tifosi: “Facendo questa scelta, non mi è mai stato detto che sarebbe stata acquisita in toto, che mi sarei presentato e che avrei avuto il tempo necessario per giocare. Niente affatto, sono alla pari con il resto del gruppo e disponibile per il allenatore. Cambiare la propria nazionalità sportiva fa parte della politica della CAF per convincere le doppie nazionali al fine di consentire alle Desert Foxes di ritrovare i loro migliori livelli e, in particolare, di andare ad alzare la terza Coppa d’Africa in Costa d’Avorio il prossimo inverno…
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