LONDRA/TOKYO, 14 dicembre (Reuters) – Gran Bretagna, Giappone e Italia hanno firmato un accordo internazionale che istituisce un programma di aerei da caccia, hanno annunciato giovedì i ministri della Difesa dei tre paesi.
L’accordo, riportato da Reuters questo mese, arriva un anno dopo che i tre paesi hanno stabilito la loro prima grande partnership di difesa, collegando il Future Combat Air System britannico, o Tempest, con l’FX giapponese come parte del Global Combat Air Program. GCAP).
L’accordo, che mira a sviluppare l’aereo da caccia di prossima generazione entro il 2035, deve essere ratificato dal parlamento di ciascun paese. La sua fase di sviluppo inizierà nel 2025.
Sia la sede governativa del GCAP che il suo equivalente industriale saranno in Gran Bretagna. È stato annunciato che il primo amministratore delegato di un ente governativo verrà dal Giappone e il primo capo di un ente commerciale verrà dall’Italia.
“Nessun paese avrebbe potuto farcela da solo con questo livello di competenza combinato con le nostre competenze e attrezzature, le nostre capacità di progettazione e produzione”, ha affermato il ministro della Difesa britannico Grant Shabbs.
“Dato che ci troviamo di fronte al contesto di sicurezza più complesso dai tempi della seconda guerra mondiale, garantire la superiorità aerea è una sfida fondamentale”, ha affermato il ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara, accompagnato da Grand Schaubs e dal rappresentante italiano Guido Croceto da Tokyo.
Il governo britannico ha affermato che l’aereo stealth supersonico da sviluppare nell’ambito del progetto sarà dotato di un radar in grado di fornire 10.000 volte più dati rispetto ai sistemi attuali.
Al progetto partecipano la britannica BAE Systems, l’italiana Leonardo, il produttore europeo di missili MBDA e il produttore di motori Rolls-Royce.
Nel progetto sono coinvolte anche le aziende giapponesi Mitsubishi Heavy Industries e Mitsubishi Electric Corp, nonché i produttori di motori IHI Corp e Avio Aero, ha riferito Reuters. (Kylie McClellan a Londra, Sakura Murakami a Tokyo; Camille Raynaud in francese)