Max Verstappen lascia senza fiato: è già campione del mondo di Formula 1. Le due denunce post-gara della Mercedes, relative agli articoli 48.8 e 48.12, sono state respinte dai commissari del Gran Premio di Abu Dhabi. Queste decisioni confermano quindi il risultato della gara e la classifica finale per il Mondiale 2021. Sotto lo sciopero delle 21:00, la Mercedes ha annunciato in un comunicato su Twitter che intende riprendere.
Prima di questa nuova svolta di eventi, la suspense era terminata un’ora prima alle 20:00 ora di Parigi, con l’annuncio in un comunicato stampa della FIA che si era rifiutata di dar seguito alla denuncia dell’Articolo 48.12, la questione più problematica. Mercedes ha trovato due trasgressori.
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Prima infrazione: secondo la Mercedes, la direzione gara non ha permesso a tutti i ritardatari di passare quando si sono raggruppati dietro la safety car alla fine del giro 57. Solo Lando Norris, Fernando Alonso, Esteban Ocon, Charles Leclerc e Sebastian Vettel, piloti che erano tra Hamilton e Verstappen, superato il pareggio. Rilanciata ad un giro, la gara ha visto Max Verstappen perdere la vittoria e il titolo ad Hamilton.
Gli articoli 15.3 e 48.13 daranno gli incubi alla Mercedes
Seconda infrazione: mancato rispetto del giro extra in modalità auto sicura dopo aver superato la velocità dell’auto da parte dei ritardatari. Se il regolamento fosse stato applicato alla lettera, la gara si sarebbe conclusa in maniera neutrale. La FIA ha chiarito di voler concludere la gara in maniera “verde”, in modo da permettere ai campioni di concludere il campionato in pista, con la massima integrità. “Lasciateli correre” (lasciateli combattere), era già sentito a San Paolo e prevalse la legge sportiva.
Partecipando all’udienza come parte implicata, con tre uomini – Christian Horner, Adrian Newey e Jonathan Withley – la Red Bull ha visto ascoltate le sue argomentazioni difensive.
Il team di Milton Keynes si è basato sull’Articolo 15.3 che conferisce autorità al leader della gara per quanto riguarda l’uso della safety car. La FIA ha mantenuto questo punto, così come l’articolo 48.13 che stabilisce che la safety car deve entrare alla fine del rispettivo giro. In questo caso, 48.13 applicato nel round 57 ha annullato 48.12.
La Red Bull si è difesa bene
Per quanto riguarda l’articolo 48.8 – Mercedes ha ritenuto che Max Verstappen avesse superato Lewis Hamilton sul sistema di safety car al giro 57 – il team austriaco ha chiarito che ciò non ha influenzato il risultato finale della gara.
Il colosso delle bevande ha anche spiegato, sentendo che i due piloti non stavano facendo lo stesso lavoro – uno in frenata (Hamilton), l’altro in accelerazione (Verstappen) – quando ha sorpassato per pochi istanti l’olandese Hamilton. Dopo aver accettato la difesa della Red Bull, le guardie di gara hanno deciso di non dar seguito all’appello della Mercedes.
La Red Bull ha anche affermato che ci sono stati molti casi simili nella storia della Formula 1.C’erano un milione di precedenti”, con il supporto del direttore sportivo RB Jonathan Wheatley, che è venuto da solo a questa prima udienza.
Lewis Hamilton (Mercedes) e Max Verstappen (Red Bull), testa a testa dopo il Gran Premio di Abu Dhabi – 12/12/2021
Credito: Imago
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